mercoledì 9 maggio 2018
I SINDACI DEL DISTRETTO DOLO-MIRANO CONTRO IL BILANCIO PREVENTIVO DELLA ULSS 3
Il Comitato dei Sindaci del distretto 3 (ex Ulss 13, Dolo Mirano) non approva il bilancio economico preventivo della ULSS 3 per il 2018. Il Comitato, riunito ieri a Mira, ha votato all'unanimità per il rinvio della proposta di bilancio presentata, che prevede rispetto al 2017 un incremento di spesa a carico dei Comuni di oltre 500 mila euro. Gli aumenti sono in particolar modo dovuti per assicurare la continuità assistenziale delle persone con disabilità mentale, i cui costi, con provvedimento regionale, in attuazione della normativa nazionale sui Lea, sono stati posti a carico dei comuni per il 60%, mentre prima al 40%. Hanno fatto discutere anche certe ripartizioni di spesa generate dalla nuova struttura della ULSS 3. I sindaci hanno pertanto votato la sospensione dell'approvazione, in attesa di capire gli sviluppi su base regionale.
«Avevamo da tempo segnalato l'impossibilità di sostenere i Lea nei bilanci comunali», spiega Silvano Checchin, sindaco di Spinea e presidente del Comitato dei Sindaci. «Questo ennesimo aumento – continua Checchin - segue quello dello scorso anno relativo alle rette per i centri per disabili. Siamo stanchi di subire e con noi i cittadini che rappresentiamo». Aggiunge Giovanni Battista Mestriner, sindaco di Scorzè: «Non siamo disposti a votare un bilancio pesantemente lesivo delle autonomie locali». Ci sono comuni, infatti, che si sono visti aumentare in maniera esponenziale il proprio bilancio sociale: «Nel caso di Mira – spiega Marco Dori, sindaco del comune rivierasco – stiamo parlando di una cifra superiore ai 100mila euro. Una spesa non prevista e che non riusciremo a coprire se non tagliando servizi ai nostri cittadini». Il messaggio rivolto alla Regione è chiaro: i bilanci dei Comuni non sono in grado di sostenere nuovi aumenti della spesa sociale. «Chiediamo alla giunta e al consiglio regionale di accelerare con la proposta di legge annunciata - spiega Maria Rosa Pavanello, sindaco di Mirano - che prevedeva la compartecipazione agli extra Lea, in modo da non caricare i comuni di altre spese». Unanime per questo la richiesta di intervento indirizzata a Palazzo Balbi: «Chiediamo alla Regione di intervenire al più presto. Non è più possibile mungere i Comuni, ormai non c'è più latte».
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