La giunta regionale del Veneto ha accordato il proprio via libera al nuovo centro commerciale di Aurora che sorgerà a Dolo. La cosa non va giù al comitato ambientalista Opzione Zero, che si dice pronto a bloccare il progetto con mobilitazioni e ricorsi: «Basta con le bugie e la svendita del territorio! Quando c’è da devastarlo, la giunta regionale guidata dal leghista Luca Zaia non si smentisce mai: è infatti stata pubblicata pochi giorni fa la delibera 133 del 7 febbraio che dà il via all’accordo di programma per la realizzazione di un nuovo centro commerciale a Dolo in cambio della realizzazione di un’altra rotonda sulla strada regionale 11 Brentana». Un atto - dicono gli ambientalisti - che «accontenta i proponenti della immobiliare Aurora e l’amministrazione PD di Dolo, la quale fin da subito si era fatta interprete della proposta dei privati chiedendo, con propria delibera dello scorso agosto, l’attivazione della famigerata procedura che consente di aggirare gli strumenti urbanistici vigenti».
Opzione Zero era già intervenuta su questo progetto definendolo «una porcata, frutto di una politica vecchia, marcia e trasversale agli schieramenti, sempre pronta ad accontentare gli appetiti dei costruttori sacrificando il territorio e la salute dei cittadini in cambio di opere pubbliche inutili. La stessa logica che ha ridotto il Veneto a una colata di cemento e di asfalto». Commenta il comitato: «La decisione di Zaia e della giunta regionale non ci stupisce più di tanto, poiché sono gli stessi che hanno approvato Veneto City, la Pedemontana e altri innumerevoli scempi. È l’amministrazione PD di Dolo questa volta ad avere una grave responsabilità: se ci fosse stata la volontà politica di fare marcia indietro su questo progetto speculativo, aveva e ha ancora tutte le possibilità di farlo. Invece ha preferito mettere in scena questa farsa dell’ordine del giorno votato in consiglio comunale e poi in consiglio regionale, che impegnava si la Regione a finanziare la rotonda, ma senza alcuna garanzia in termini di risorse stanziate a bilancio e senza ritirare la richiesta di attivazione dell’accordo di programma. E come volevasi dimostrare alla fine l’iter dell’accordo è stato avviato. È evidente dunque che la volontà politica è esattamente quella di portare avanti questa speculazione e che i tentativi di nasconderla sono già falliti miseramente. Del resto, come dovrebbero ben sapere il sindaco Alberto Polo e il suo vice Matteo Bellomo, le bugie hanno le gambe corte».
Il comitato rivierasco è pronto a dare battaglia per respingere questo progetto: «In questi anni abbiamo affrontato vertenze ben più difficili, e spesso le abbiamo vinte. L’esperienza e le competenze maturate ci saranno utili, siamo fiduciosi di poter salvare un altro pezzo di Riviera. Il primo passo sarà quello di informare e di chiamare alla mobilitazione i cittadini di Dolo e della Riviera – afferma il presidente Mattia Donadel – ma allo stesso tempo stiamo studiando la migliore strategia per bloccare la procedura di approvazione; se non dovesse bastare faremo ricorso al TAR. Riteniamo infatti che i presupposti per opporsi in sede amministrativa siano già evidenti».
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