mercoledì 5 dicembre 2018

QUATTRO COMUNI DI RIVIERA E MIRANESE PER I 70 ANNI DELLA DICHIARAZIONE DEI DIRITTI DELL'UOMO: APPUNTAMENTO DOMENICA A SPINEA

Per celebrare i 70 anni dalla firma della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, i quattro Comuni aderenti al Tavolo per la Pace (Mira, Mirano, Noale, Spinea) assieme ad Amnesty International, Emergency e le altre associazioni sedute al Tavolo organizzano un ciclo di iniziative da domani -giovedì 6 dicembre- fino a lunedì 10. In particolare, verranno distribuite copie della Dichiarazione al mercato di Mira giovedì dalle ore 9 alle 13, sabato a Spinea (piazza Municipio) e al sagrato di Salzano, domenica in piazza a Mirano e in piazza del Maistro a Noale, lunedì mattina ancora in piazza a Mirano sempre dalla stessa ora. Inoltre, domenica dalle ore 16.30 all'oratorio dei santi Vito e Modesto di Spinea avrà luogo la tavola rotonda "Diritti in festa" con amministratori dei quattro Comuni, il sociologo Gianfranco Bettin, l'assessora padovana Francesca Benciolini e i cooperanti Paolo Pastore (Fair Trade), Luca Livio (pediatra per Emergency) e Alessandro Meggiato di Amnesty. Alla manifestazione saranno contigui laboratori per bambini e banchetti solidali, che concluderanno l'evento il 9 dicembre dalle ore 20.30 al cinema Bersaglieri di Spinea con il concerto del coro Voci dal Mondo oltre a un infopoint sulla tratta delle donne.
Così l'assessora alle Politiche Sociali di Mira, Chiara Poppi: «Sono trascorsi 70 anni da quando, con coraggio e prospettiva, venne firmata in seno all'ONU la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, depositaria dei valori e della volontà di pace, libertà, uguaglianza e democrazia per tracciare il futuro del pianeta, i valori e gli obiettivi imprescindibili comuni all’intera umanità. A tanti anni di distanza notiamo però la dilagante violenza fisica, verbale, personale o collettiva, economica o sociale contro i diritti umani, per le strade, nelle famiglie, nel web, alle frontiere, nei luoghi di lavoro, nel rapporto con l’ambiente. Eppure riteniamo quei valori antichi, ma non vecchi né superati, e sentiamo tutt'ora il bisogno di affermare che “Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza”. Pensiamo che, in questo momento, il modo migliore per ricordare lo spirito che ha portato alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, sia affermare, insegnare, diffondere la fratellanza e la pace perché “Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti».

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