Nessuna visita è stata rimandata o posticipata e nessun utente, né oncologico né sofferente di altra patologia, ha visto modificato il proprio percorso di cura. Lo ribadisce l’ULSS 3 Serenissima, rispetto alle ricostruzioni pubblicate ieri in un articolo del Corriere del Veneto. L’ULSS annuncia che perseguirà ogni via legale a tutela del proprio operato. La vicenda riguarda l’attuale distretto di Dolo-Mirano, dove era stato contestato il sistema di gestione delle liste di attesa utilizzato in passato, prima del riassetto delle Unità Sanitarie Locali: «A tutti è stata garantita la prestazione nel tempo più breve possibile, e a partire dalla priorità indicata dal medico curante», afferma il direttore sanitario Onofrio Lamanna.
«Anche nei casi in cui le successive verifiche evidenziavano prescrizioni inappropriate, non veniva in alcun modo toccato il percorso dell’utente, che usufruiva della prestazione richiesta secondo l’appuntamento già fissato». È quindi falso, secondo la ULSS, che siano state rimandate prestazioni addirittura a pazienti del reparto oncologico -che beneficiano di visite e servizi anticipati- né sono state “ammorbidite” o rinviate le urgenze, garantite senza passare dal centro unico di prenotazione. La nota della ULSS definisce “inqualificabile” il collegamento operato nell’articolo in questione, fra il percorso di cura e i decessi avvenuti, e che tale collegamento sia stato pensato a partire da una lacunosa ricostruzione dell’effettiva presa in carico.
Nessun commento:
Posta un commento