«È necessario che ci sia un colpo di reni, da parte di tutte le amministrazioni interessate, a cominciare dalla Regione, per la bonifica della discarica non autorizzata di amianto a Campolongo Maggiore. Non è accettabile sapere che appena lo scorso 4 febbraio sono iniziate le attività di campionamento dei rifiuti interrati. Ma già a luglio 2018 i tecnici di ARPAV e i carabinieri del NOE avevano accertato la presenza di un elevato quantitativo di crisotilo, confermata da analisi del gennaio 2020. È una sostanza pericolosa per la salute, i cittadini non possono continuare a convivere con questa situazione».
A dirlo è Jonatan Montanariello, consigliere regionale del Partito Democratico, commentando la risposta dell’assessore Calzavara all’interrogazione riguardante il sito inquinato nella frazione di Bojon. «Sono parzialmente soddisfatto perché si tenta di affrontare il problema, però non sono ammissibili scadenze temporali del genere. Adesso dovremo attendere gli esiti del campionamento prima di capire le intenzioni della Regione, del Comune e della Città Metropolitana. Ma ARPAV ha stabilito in due occasioni che lì ci sono rifiuti pericolosi. E oltretutto la Regione ha già stanziato alcune risorse: faccia la propria parte affinché si arrivi presto a una soluzione definitiva. Anche perché se non si bonifica il sito non potreanno essere completate le opere infrastrutturali legate alla linea ferroviaria Adria-Mestre», conclude Montanariello.
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