mercoledì 15 marzo 2017

DA MIRANO ALLA MARCA TREVIGIANA, IL PERCORSO DEL MUSON IN UN LABORATORIO DI GEOGRAFIA ESPERENZIALE

"Muson Incammino" è un laboratorio di geografia esperenziale che prende le mosse a marzo da Mirano per concludersi in maggio a Castelcucco nel Trevigiano -passando per Camposampiero (Padova)- dopo una serie di incontri, eventi e appunto camminate. Una comunità di cittadini, operatori culturali ed artisti, che riflette sui luoghi di appartenenza, che li conosce ma ha bisogno di attraversarli con sguardo poetico e consapevole, volendone prendersene cura al tempo stesso. Il workshop di alfabetizzazione sui codici di lettura del paesaggio e dei luoghi ha inizio venerdì 17 marzo (ore 20.45) alla corte di Villa Errera in Mirano: sul tema "Il Muson tra paesi e paesaggi. Geografia e valore di un luogo fluviale e della sua comunità di riferimento" conferenzieranno Francesco Vallerani, che all'università di Ca' Foscari si occupa di paesaggi d'acqua dal punto di vista della pianificazione e gestione del patrimonio idraulico, e Francesco Visentin, sempre cafoscarino, che si interessa al turismo sostenibile e di "esotismo del quotidiano".
Lungo il Muson fiume Vecchio da Mirano a Loreggiola; e poi da Camposampiero, lungo il Muson dei Sassi ed il Muson Torrente, risalendo fino a Castelcucco e Monfumo, tra l’asolano e la pedemontana del Grappa, con la convinzione di ampliare lo sguardo dentro il paesaggio e coglierne anche le contraddizioni. Dalla ruralità “resistente” ai luoghi abbandonati o spazi residuali, dai manufatti della proto-industria agli insediamenti industriali fino ai centri urbani illeggibili: una stratificazione di elementi che in poco tempo ha cambiato i connotati delle comunità locali. Ma il fiume è ancora lì, conserva e custodisce valenze storiche, naturali, ambientali ed architettoniche; è comunque nodo della memoria di un luogo e della sua comunità di riferimento; ci offre la possibilità di incontrare animali, vegetali e persone che ci vivono e che vogliono prendersene cura. Un’esperienza tra il reale e l’immaginifico che ci può aiutare ad una elaborazione con parole, gesti, immagini e pensieri di educazione al paesaggio ed alla sua valorizzazione.

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