sabato 25 febbraio 2017

PUNTI PRELIEVI ANTICIPA L'APERTURA ALLE 7.30


Cambia l’orario di accesso al punto prelievi della sede distrettuale di Camponogara (piazzetta Unità d’Italia): a partire da lunedì 27 febbraio sarà anticipata l’apertura alle 7.30 (con orario fino alle 9.30) per venire incontro alle esigenze della popolazione locale. “Abbiamo fatto nostra la richiesta di alcuni cittadini di Camponogara – ha spiegato il direttore generale della Ulss 3 Giuseppe Dal Ben – e, dopo un’attenta valutazione, abbiamo dato avvio alla riorganizzazione del punto prelievi che aprirà prima, consentendo a diversi utenti residenti a Camponogara di poter eseguire il prelievo in loco e non essere così costretti a rivolgersi ad altre sedi. Un’operazione che va sempre nella stessa direzione, cioè quella di dare una buona sanità ai nostri cittadini attraverso risposte concrete ed efficaci”. Nel punto prelievi della sede distrettuale di Camponogara accedono, nei giorni di apertura, in media 60 persone per 7365 prelievi ematochimici eseguiti nel 2016. Oltre a Camponogara, ci sono altri punti prelievi distrettuali della Ulss 3 Distretto di Dolo Mirano: uno a Pianiga, uno a Campolongo Maggiore, un altro a Martellago, uno a Spinea (gestito dal laboratorio analisi dell’ospedale) uno a Santa Maria di Sala, oltre a Dolo, Mirano e Noale.






 L’occasione è utile per ricordare gli esami di laboratorio che vengono eseguiti in un anno negli Ospedali di Dolo, Mirano e Noale: quasi 4 milioni di prestazioni (tre quarti per utenti esterni e il rimanente per pazienti ricoverati) nel 2016. Sempre nell’ottica di venire incontro alle esigenze del cittadino, si ricorda che da circa due anni è possibile eseguire alcuni esami di laboratorio anche di domenica presso l’Ospedale di Dolo: dalle 8.00 alle 9.30. Nei giorni festivi di apertura è possibile effettuare tutti gli esami che si eseguono generalmente in questa Ulss tranne: curve da carico; tamponi vaginali, tamponi uretrali, tamponi rettali; ricerca squame dermatofiti; emogas analisi arterioso e venoso; cortisolo; renina; aldosterone; mutazione Fattore V leiden; mutazione MTHFR; mutazione Protrombina II; emocromatosi. Il pagamento della prestazione e il ritiro dei referti (tranne quelli di microbiologia) avviene anche online, tramite il sito internet aziendale, permettendo all’utente di scaricare i propri esami il pomeriggio dello stesso giorno in cui li ha eseguiti.

venerdì 24 febbraio 2017

FOSSO': DUE ANZIANI CONIUGI MUOIONO IN CASA PER UN INCENDIO

FOSSÒ – Lei in camera da letto soffocata dal fumo, lui con il corpo mezzo carbonizzato nel vano d’ingresso della casa. Li ha trovati così, questa mattina poco prima della otto, il figlio 50enne Luciano, che vive poco lontano e che come ogni mattina si era recato nell’abitazione per accudirli. La tragedia, molto simile quella successa la notte tra il 17 e il 18 dicembre 2016 a San Pietro di Stra, si è consumata nel corso dell’altra notte in una abitazione di via Provinciale nord 160 a Fossò. I due coniugi deceduti sono l’88enne Antonio Terrin e la moglie 86enne Antonietta “Neta” Nalon. A causare un incendio, con poche fiamme ma tanto fumo, è stata una stufa a legna ubicata nel vano d’entrata di casa. Il calore emanato dalla stufa serviva anche per riscaldare l’adiacente camera da letto dell’anziana coppia. E’ molto probabile che l’uomo si sia accorto del fuoco mentre era a letto. Si sarebbe alzato per spegnere l’incendio, ma le fiamme avrebbero avuto ragione su di lui. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Mira, i carabinieri di Vigonovo e la Polizia locale dell’Unione dei comuni rivieraschi. Dopo il nulla osta del magistrato, i corpi delle due vittime sono state trasportate all’obitorio di Dolo.

giovedì 23 febbraio 2017

SEGNALAZIONE/DENUNCIA PUBBLICA DI NATURA AMBIENTALE

foto di Marco Beda
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO SEGNALAZIONE/DENUNCIA PUBBLICA DI NATURA AMBIENTALE In Brasile c’è lo spettacolo naturale delle acque scure del Rio Negro che si immettono su quelle molto più chiare del Rio delle Amazzoni. A causa delle loro diverse componenti, entrambi i fiumi hanno acqua caratterizzata da diversa densità, velocità e temperatura. Per questo difficilmente si mescolano. A Vigonovo, nelle debite proporzioni, si verifica da moltissimi anni uno spettacolo simile, ma molto meno naturale e molto meno edificante. Si tratta della confluenza tra i fiumi Piovego e Brenta, ai confini tra i comuni di Vigonovo e Noventa Padovana, nei pressi dell'osteria "Da Marziano". Se in Brasile si tratta di un fenomeno naturale, per Vigonovo si può tranquillamente parlare di un vero scempio ambientale. La foto aerea realizzata nei giorni scorsi dal vigonovese Marco Beda mette bene in risalto cosa avviene alla confluenza dei due fiumi, quando l’immissario Piovego scarica le proprie acque nell’emissario Brenta. Appare fin troppo evidente che le acque del Piovego sono di un colore completamente diverso, bianco e denso. La acque del Brenta appaiono invece di un colore naturale, tali e quali come scendono dalla montagna. Durante il suo percorso il fiume non attraversa città e non raccoglie scarichi fognari. Fino alla confluenza col Piovego le sue acque non risultano essere particolarmente inquinate. E’ risaputo che il Piovego attraversa la città di Padova e durante il suo percorso cittadino raccoglie ogni genere di scarichi fognari. Che poi vengono tranquillamente scaricati in Brenta! Vittorino Compagno

lunedì 20 febbraio 2017

I SINDACI AL PREFETTO: NON ABBIAMO FABBRICATI DOVE COLLOCARE I MIGRANTI DI CONETTA


Né un sì né un no dai sindaci dei comuni di Fossò, Campagna Lupia, Camponogara, Vigonovo, Campolongo Maggiore e Cavarzere, che lunedì pomeriggio sono stati chiamati ad un incontro dal Prefetto di Venezia sul problema dell’accoglienza agli immigrati. «Siamo a disposizione, ma non abbiamo fabbricati dove collocarli», hanno detto i sei sindaci. L’incontro ha avuto luogo nel municipio di Fossò. Il nuovo prefetto Carlo Boffi ha incontrato i primi cittadini dei sei comuni, cinque della Riviera del Brenta e quello di Cavarzere, proprio per verificare la disponibilità di fabbricati pubblici per accogliere i rifugiati. Il prefetto vuole alleggerire il numero di persone attualmente alloggiata nell’ex base militare di Conetta di Cona e ridistribuirle nei restanti 50% dei comuni veneziani che finora non hanno mai accolto i migranti.

È DI CRISTINA ZABEO IL CADAVERE AFFIORATO SABATO AL TERMINAL DI FUSINA?


Potrebbe appartenere alla 52enne di Campagna Lupia, Cristina Zabeo, il corpo irriconoscibile della donna recuperato sabato mattina nello specchio d’acqua lagunare posto di fronte al terminal Fusina di Mestre. Seppure scoloriti e in parte spezzettati, la figlia avrebbe infatti riconosciuto i pantaloni e il giubbotto solitamente indossati dalla madre. La donna era scomparsa lo scorso 8 gennaio. La sua auto era stata ritrovata in piazzale Cantiere a Dolo. Essendo in riva al Naviglio Brenta, si ipotizzò l’idea che si fosse suicidata gettandosi nelle acque del canale.
Dai primi accertamenti il corpo ritrovato in mare sabato scorso sembrava essere rimasto in acqua solo da una decina di giorni. La giacenza nelle fredde acque potrebbe però avere indotto ad un errore. Che non si trattasse di Cristina Zabeo propendeva anche il fatto che prima di sfociare in mare a Fusina, il corpo avrebbe dovuto superare almeno due chiuse del Naviglio Brenta, rimaste inattive per tutto il mese di gennaio. Ora si provvederà ad eseguire sulla salma l’esame del dna e la comparazione con le lastre eseguite dal suo dentista di fiducia sulla protesi dentaria dell’arcata superiore. In tasca alla donna non sono stati trovati documenti né i gioielli solitamente indossati.

domenica 19 febbraio 2017

OSPEDALE DI NOALE: LUNEDÌ E MARTEDÌ INTERDETTO ALLE AUTO L'INGRESSO PRINCIPALE


L'Ulss 3 Serenissima comunica che, per i lavori di asfaltatura che interesseranno l'area esterna della struttura sanitaria di Noale, lunedì 20 e martedì 21 febbraio sarà interdetto alle auto l'ingresso principale su piazzale della Bastia (portineria). Gli unici accessi consentiti saranno ai mezzi di soccorso e ai fornitori (vitto, biancheria, farmacia, gas medicali). I cittadini potranno accedere solo tramite i percorsi pedonali.

venerdì 17 febbraio 2017

SETTE RIFUGIATI IN ARRIVO A BOJON






CAMPOLONGO MAGGIORE – Sette rifugiati politici in arrivo in una abitazione privata della frazione Bojon di Campolongo Maggiore. L’Amministrazione comunale si ribella. Il sindaco Andrea Zampieri ha già fissato un incontro con il vice Prefetto veneziano per approfondire la situazione. Nessuno per il momento, neanche il sindaco, conosce il posto dove saranno alloggiati. Non si conoscono le nazionalità delle sette persone che arriveranno a metà marzo. A coordinare tutta la faccenda è la cooperativa "don Milani" di Mestre. “Questa vicenda ci cade addosso dall'alto senza il nostro consenso – dice il sindaco Zampieri. Noi non la approviamo e siamo fortemente critici sulla gestione del fenomeno migratorio da parte dello Stato, che non fa altro che scaricare sui comuni le problematiche sociali. Non staremo passivi a questa decisione che non rispetta le volontà della nostra comunità. Chiederemo se effettivamente queste persone siano rifugiati e non migranti economici. Chi sono in realtà? Uomini, famiglie o donne con bambini? Che progetti di integrazione sono previsti? Come possiamo garantire aiuti nel campo sociale a queste persone quando già oggi fatichiamo a soddisfare le necessità dei nostri cittadini?”

giovedì 16 febbraio 2017

RAPINATO MERCOLEDÌ IL CASINÒ RIVIERA A VIGONZA, BOTTINO 3MILA EURO


Rapina, ieri sera alle ore 22 circa, alla sala giochi del casinò Riviera di Vigonza. Il locale di via Venezia 15 è gestito da cittadini di origine cinese. Quattro le persone, armate di pistola e col volto nascosto chi da sciarpe e chi da un passamontagna, che hanno fatto irruzione nel locale, intimando al responsabile del locale di consegnare tutto il denaro depositato in cassa. Il bottino è stato di circa 3mila euro in contanti, ma prima di andarsene i banditi hanno asportato il cambiamonete del casinò, caricandolo a bordo di una utilitaria di colore scuro, con la quale si sono allontanati in direzione del centro di Stra. I carabinieri che hanno avviato le indagini hanno visionato le riprese delle telecamere di sorveglianza interna ed esterna del locale alla ricerca di elementi validi per individuare i responsabili della rapina. Molto probabilmente si tratta della stessa banda di malviventi che da qualche giorno sta imperversando nel territorio compreso tra Mestre e Padova: quella di mercoledì è la terza rapina del genere nel Padovano nel giro di poche ore, mentre nel Veneziano sono state due le rapine messe a segno ai danni di altrettanti hotel di Mestre.

SABATO 18 FEBBRAIO BICICLETTATA ANTI-SMOG LUNGO LA RIVIERA DA MIRA A DOLO

Il comitato Opzione Zero organizza per sabato mattina 18 febbraio una manifestazione in bicicletta allo scopo di sensibilizzare i sindaci della Riviera del Brenta riguardo l'aumento dello smog. Il corteo di biciclette partirà da Mira, piazza IX Martiri, alle ore 10.30 per raggiungere lo Squero di Dolo percorrendo la SR 11.
Nell'occasione, Opzione Zero scrive ai sindaci: "Negli ultimi mesi numerosi cittadini, associazioni, comitati stanno dimostrando grande sensibilità su questo problema, rimanendo però troppo spesso inascoltati. Il 18 febbraio e il 4 marzo sono state indette due giornate di mobilitazione a livello metropolitano con iniziative previste a Mirano, Spinea, Noale, Marghera, Mestre, Riviera del Brenta. Per quanto riguarda il territorio rivierasco, il comitato Opzione Zero -che da anni si batte contro la devastazione ambientale- ha promosso una manifestazione in bicicletta raccogliendo l'adesione di numerose altre organizzazioni (ad oggi: FIAB Riviera-Miranese, Il Portico, Pedaliamo per la vita Vigonovo, Argo, Mira 2030, MiraGas, Mira Possibile). La giornata si propone come momento di sensibilizzazione e di protesta, ma anche come occasione per rilanciare tante proposte puntuali e concrete per le quali chiediamo il sostengo dei Comuni rivieraschi. Vi invitiamo dunque ad essere presenti all'arrivo della manifestazione intorno alle ore 11.20 per confrontarci sul tema in oggetto e valutare se e quali impegni le amministrazioni da voi guidate riterranno di assumere".

mercoledì 15 febbraio 2017

ANCHE VIGONOVO A RISCHIO PFAS: LA REGIONE SI RISERVA APPROFONDIMENTI


Anche Vigonovo inserito nella mappa dei territori interessati dalla contaminazione di Pfas, unico tra i comuni della provincia di Venezia. Per il momento la sua area è inserita tra le zone oggetto di approfondimento, ma la pubblicazione da parte della Regione del Veneto della mappa comprendente anche Vigonovo sta suscitando enorme preoccupazione. La persistenza e la diffusione del Pfas è particolarmente presente nell’ambiente idrico. Colpevoli dell’inquinamento sono le “sostanze perfluoro ottansolfoniche”, meglio conosciute con la sigla Pfas. Si tratta di un composto chimico di origine sintetica, un acido molto forte utilizzato in vari settori industriali, utilizzato tra l’altro per rendere impermeabili i tessuti. Non ha odore né colore e si disperde nell'acqua senza lasciare traccia: si tratta di inquinanti organici persistenti, che na volta entrati nell'organismo agiscono silenziosi per anni. Il Pfas ha contaminato mezzo Veneto, specialmente il vicentino e in minore quantità il veronese e il padovano. Poiché il Comune di Vigonovo confina con la provincia e il comune di Padova, è stato inserito dalla Regione in una mappa che comprende tutti i territori a rischio. Per il momento Vigonovo non sembra essere stato inquinato, ma il suo territorio è stato appunto inserito tra le “aree di approfondimento”. Nella zona vicentina di maggior contaminazione, comprendente 21 comuni della valle del Chiampo, è stato riscontrato tra il 2003 e il 2015 un incremento di varie malattie, molte della quali mortali. Sarebbero complessivamente 250mila le persone interessate, residenti nelle province di Verona, Vicenza e Padova. A queste vanno ora ad aggiungersi anche i 10mila cittadini del comune veneziano di Vigonovo. Il Pfas viaggia specialmente nelle acque sotterranee. Nei pressi delle fabbriche vicentine che hanno usato o prodotto da oltre 50 anni il Pfas, nel 2013 sono state individuate concentrazioni elevatissimi. La “barriera idraulica” realizzata per mettere in sicurezza il sito industriale vicentino non avrebbe garantito una adeguata sicurezza per altri e vasti territori circostanti. La prima commissione del consiglio regionale ha approvato nei giorni scorsi un documento che prevede l’istituzione di una commissione d’inchiesta sul tema dell’inquinamento da Pfas nel Veneto. Secondo il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Jacopo Berti, «l’agente inquinante interesserebbe addirittura 350mila cittadini veneti».

domenica 12 febbraio 2017

GIORNATA DELLA SALUTE A DOLO DEDICATA AGLI SCREENING ONCOLOGICI


Supera gli obiettivi regionali la partecipazione dei cittadini agli screening nel Distretto di Mirano Dolo “Screening: detective amici contro il tumore”: la prima Giornata della Salute del 2017 della Ulss 3 Serenissima, dedicata agli screening oncologici, è prevista nell’Ospedale di Dolo (sala del monoblocco nuovo, piano -1), mercoledì 15 febbraio alle ore 17. L’iniziativa è gratuita e rivolta ai cittadini che, in quella occasione, avranno a disposizione alcuni professionisti dell’Ulss pronti a ricordare e ad illustrare l’efficacia degli screening oncologici e l’importanza di parteciparvi. Sono tantissime le persone, infatti, che “devono la vita” agli screening: sono salve perché hanno aderito allo screening eseguendo un esame quando pensavano di essere sane ed invece stavano già subendo l’aggressione silenziosa della malattia. I relatori sono: Renato Marin, responsabile gastroenterologia ed endoscopia di Dolo; Andrea Bruscagnin, direttore UOC radiologia; Nicola Bragato, responsabile senologia - chirurgia Dolo; Giovanna Calzà, ginecologa referente per il secondo livello dello screening cervicale; Adriana Montaguti, dipartimento di prevenzione - responsabile screening oncologici; Federica Boin, dirigente medico dipartimento di prevenzione.
«L’adesione dei nostri cittadini al programma di screening regionale -ha spiegato la referente screening per il distretto Mirano Dolo, la dottoressa Adriana Montaguti– in questo territorio, dà molta soddisfazione: come nel 2015, anche nel 2016, infatti, l’adesione agli screening oncologici ha superato gli obiettivi regionali. Importante è non abbassare la guardia e continuare a lavorare, soprattutto con la corretta informazione, nella promozione alla prevenzione». Gli obiettivi regionali degli screening oncologici prevedono che per quello mammografico si arrivi all’80% dell’adesione, che per quello del colon retto al 65% e quello della cervice al 60%. Percentuali che vengono nettamente superate nel 2016, con un risultato molto buono per lo screening del colon, che storicamente (non solo per questa Azienda) è quello più problematico nella partecipazione: per il colon si è raggiunto, infatti, il 67% (contro il 65,4% del 2015) di adesione, per il mammografico l’81,2% (79,9% nel 2015) e, infine, per quello della cervice il risultato è stato del 61,7% (59,5% nel 2015). Gli screening oncologici coinvolgono oltre 180mila persone nel Distretto di Mirano Dolo: 77mila sono le donne dai 25 ai 64 anni che vengono invitate entro i tre anni per il tumore alla cervice, quasi 41mila per il mammografico le donne dai 50 ai 74 anni entro i due anni e, infine, circa 71mila gli uomini e donne dai 50 ai 69 anni per il tumore al colon. Gli screening sono gratuiti e si accede tramite invito che l'Ulss spedisce direttamente a casa dell'interessato (nella lettera sono evidenziati giorno e ora per eseguire l'esame per quanto riguarda lo screening mammografico e della cervice e un numero di telefono per chi avesse bisogno di cambiare data o di ricevere altre informazioni). In questo territorio gli screening oncologici sono attivi da circa venti anni. Due anni fa, inoltre, è stato attivato anche il test dell’HPV, test più protettivo e più a lungo rispetto al tradizionale pap test. «Alcune malattie, pur preoccupandoci, possono essere diagnosticate tempestivamente proprio grazie agli screening –ha concluso il dg della Ulss 3 Giuseppe Dal Ben– e, quando vengono scoperte presto, si può intervenire più efficacemente, con risultati molto buoni. A fianco alla cura, quindi, ricordiamoci della prevenzione che significa partecipare a questi programmi gratuiti, ma anche agire quotidianamente in maniera sana facendo movimento, evitando di fumare ed eliminando i cosiddetti cibi spazzatura».

sabato 11 febbraio 2017

NUOVO COLPO ALLA KALLISTE' : RAZZIA DELLE PRESTIGIOSE SCARPE

FOSSÒ – Furto di prestigiose scarpe da donna dal calzaturificio “Kallistè” di via Roverelli a Fossò. Le calzature prodotte dall’azienda, oltre ad essere belle, sono anche costose. Sono vendute nei più importanti (e cari) negozi del mondo. I ladri hanno colpito l’azienda già due volte. La prima, nel 2014, aveva fruttato un bottino di oltre 100mila euro. Venerdì notte i ladri hanno colpito nuovamente. Ancora ingente il bottino, che la proprietà sta ancora quantificando. I ladri hanno riempito un furgone con quasi 500 paia di scarpe, ma qualche scatolone pieno di calzature è rimasto sul cortile dell’azienda perché nel mezzo non ci sarebbe entrato più neanche un ago. Nelle boutique di mezzo mondo le scarpe di Kallistè sono vendute a 350/400 euro il paio. Come peraltro è successo per il precedente furto, i ladri hanno dimostrato di conoscere bene la fabbrica e anche l’impianto antifurto, che hanno aggirato accuratamente. Poiché risulta impossibile piazzarle in Italia, non è un segreto per nessuno che le calzature vengono immediatamente esportate nei paesi dell’est, in particolare in Romania, dove vengono vendute a cifre irrisorie rispetto al loro costo effettivo.

giovedì 9 febbraio 2017

ATTIVATO AMBULATORIO A DOLO PER DIAGNOSTICARE E CURARE IL GLAUCOMA


Il glaucoma è una delle principali cause di cecità: una malattia subdola dell’occhio che spesso viene scoperta occasionalmente. Si stima, infatti, che il 10% della popolazione presenta un ipertono oculare senza saperlo. «Come dire: su 270mila abitanti della Ulss 3 Distretto di Mirano Dolo, 27mila potrebbe essere a rischio di glaucoma e non esserne a conoscenza», ha esordito il primario Romeo Altafini. Proprio su questa malattia della vista è dedicato un convegno di medici oculisti provenienti dal Triveneto, ma anche dalla Lombardia e dal Friuli, dal titolo “Qualità di vita nel glaucoma”, previsto per domani -venerdì 10 febbraio- a partire dalle 8.30, alla Villa Ducale di Dolo (Riviera Martiri della Libertà 75).

«Scopo del corso –ha aggiunto il primario di Oculistica della Ulss 3 Distretto di Mirano Dolo– sarà quello di prendere in esame tutti i vari passaggi del percorso diagnostico terapeutico del paziente glaucomatoso, correlandolo allo stadio di gravità e valutando il diverso impatto nella qualità di vita. Le relazioni metteranno quindi a fuoco tutti i vari aspetti della patologia indicando gli strumenti più idonei per valutare la qualità di vita nel glaucoma, evidenziando le criticità nella valutazione mettendo in particolare rilevanza il rapporto medico-paziente».

Il glaucoma è caratterizzato da una pressione oculare elevata (di solito maggiore di 21 millimetri di mercurio) con una conseguente escavazione del nervo ottico ed una riduzione del campo visivo, cioè diminuzione della capacità di percepire oggetti o persone che si trovano oltre che di fronte a noi anche lateralmente. Si tratta di una malattia legata più ad una condizione predisponente anatomica che ai corretti stili di vita.

Importante è saper riconoscere quale forma clinica di glaucoma si ha di fronte e individuare i vari stadi della malattia. Una volta fatta la diagnosi, si lavora per controllare l’unico fattore di rischio della malattia su cui si può agire e cioè la pressione oculare cercando di riportarla al valore target. Un’operazione che viene fatta scegliendo di volta in volta la terapia medica migliore per quel determinato caso, che può essere la somministrazione di gocce oppure un trattamento laser o, ancora, un intervento di tipo chirurgico. Gli interventi sono diversi e, presso il servizio di Oculistica di Dolo, si è in grado di eseguire anche le tecniche più recenti e raffinate.

«L’ambulatorio del glaucoma, con il suo importante servizio agli utenti, è un esempio di come i servizi ospedalieri si integrano sempre di più nella sanità territoriale, con una positiva collaborazione tra medicina specialistica e prevenzione fatta sul territorio», ha concluso il direttore generale della Ulss 3 Giuseppe Dal Ben.

mercoledì 8 febbraio 2017

CREMAZIONE: L'IMPIANTO DI SPINEA NON RIESCE A ESAUDIRE PER TEMPO LE RICHIESTE


Le richieste di cremazione sono in continuo aumento e l’impianto di cremazione di Spinea, che serve tutto il territorio della Riviera del Brenta, non ce la fa ad esaudire tutte le domande. Nell’ultimo biennio le richieste di cremazione sono letteralmente raddoppiate. Nonostante funzioni a ritmo serrato, l’impianto di Spinea non riesce a cremare più di venti salme al giorno. In attesa dal proprio turno, le salme vengono collocate in obitorio, ma i tempi d’attesa provocano inevitabili disagi per i familiari, che devono appunto aspettare anche venti giorni prima di dare l’ultimo saluto ai propri cari e tumularne i resti in cimitero. Gli impianti di cremazione tendono ad esaudire le richieste provenienti dal proprio territorio, ma la Riviera del Brenta non ne ha nessuno.

IL MENSILE RIVIERASCO "ME MAGAZINE" TORNA IN EDICOLA DOPO DUE ANNI


I giornali cartacei sono in crisi? Il periodico della Riviera del Brenta “Me Magazine” va controcorrente e dopo oltre due anni di assenza, dallo scorso mese di dicembre è ritornato in edicola. Il mensile tratta argomenti di carattere sociale e culturale del territorio ed è distribuito gratuitamente in tutti i dieci comuni rivieraschi, oltre a Mirano e a Noventa Padovana. Il progetto è frutto di un percorso professionale di Eleonora Zoccoletti e Marika Azzano, due ragazze rivierasche che frequentano il Micap, un master internazionale in coaching ad alte prestazioni.
Per scrivere sul giornale diretto da Vittorino Compagno non è necessario essere giornalisti: una buona scrittura è comunque d’obbligo, ma soprattutto l’importante è avere argomenti validi da pubblicare. Una delle rubriche più seguite è quella che riguarda l’aspetto storico/turistico del territorio rivierasco, gestita da Renato Trincanato, assessore al turismo per l’Unione dei Comuni Città della Riviera del Brenta e di mestiere responsabile della prestigiosa struttura ricettiva Relais&Chateaux Villa Franceschi di Mira.

ANCORA UN BANCOMAT FATTO SALTARE, A FIESSO D'ARTICO RUBATI 45MILA EURO



Ennesimo furto in una banca della Riviera. La scorsa notte attorno alle 3 è stato fatto saltare il bancomat della filiale di Fiesso d'Artico della Banca Antoniana Monte Paschi, in via Nazionale: 45mila euro il bottino, "dimenticati" sul posto altri 25mila euro. Stavolta i ladri non hanno oscurato la telecamera di sorveglianza, contando anche sul fatto che la sede dell'istituto è coperta da alcune piante che nascondono la visuale. Nessuno ha visto auto allontanarsi, ma i vicini hanno sentito solo un forte botto.
Eventuali ulteriori aggiornamenti in seguito.

martedì 7 febbraio 2017

UNA COPPIA COLTIVAVA MARIJUANA IN CASA A VIGONZA: ARRESTI DOMICILIARI


Coltivare marijuana in casa, che passione! Dopo la scoperta avvenuta nei giorni scorsi a Dolo con un una piantagione di marijuana coltivata in camera da letto e in garage da una coppia, i carabinieri hanno svelato un caso analogo nel confinante comune di Vigonza. Una coppia, lui un idraulico 37enne e lei una operaia 40enne, sono stati posti agli arresti domiciliari perché coltivavano marijuana nel loro garage. I carabinieri sono giunti nella loro abitazione di via Giovine Europa in seguito al fermo di alcuni consumatori abituali di “maria”. Quanto i militari hanno chiesto chi era il loro fornitore, li hanno indirizzati nell’abitazione della coppia. Nel loro garage hanno individuato l'impianto di irrigazione e riscaldamento utilizzato per la perfetta coltivazione della cannabis. Sono state sequestrate sei piante di marijuana, 19 grammi di hashish e otto semi di cannabis.

sabato 4 febbraio 2017

LADRA IN CHIESA RUBA 100 EURO A UNA FEDELE DURANTE LA MESSA A SANDON


Una ladra in chiesa, durante la messa. Dopo avere perso di mira la sua preda, una donna con la borsa depositata sul banco, ha aspettato l’ora della comunione ed è entrata in azione rubando il portafoglio contenuto nella borsa, con circa 100 euro dentro. È accaduto venerdì sera verso le 18.45 nella chiesa di san Giacomo a Sandon di Fossò, dove era in corso la messa di san Biagio. La ladra, invece di dirigersi verso l’altare per la comunione, come aveva fatto la maggioranza delle gente presente, si è diretta verso l’uscita. Giunta davanti al banco con la borsetta appoggiata sopra, ha frugato al suo interno e si è appropriata del portafoglio. Poi, frettolosamente, ha raggiunto l’uscita. Le telecamere di sorveglianza della chiesa hanno confermato tutto. La ladra era proprio lei, quella donna con un berretto nero in testa che nessuno aveva riconosciuto e che durante la messa girava spesso lo sguardo in giro per cercare una preda. Un fatto analogo era successo qualche giorno fa anche nella chiesa parrocchiale del capoluogo Fossò.

STALKER PUBBLICA FOTO SEXY DELLA PROPRIA EX: LA PROCURA GLI VIETA DI AVVICINARSI


Tra lui e lei ci sono 26 anni di differenza. Lui un veneziano 60enne, lei una affascinante 34enne di origine cubana. La loro storia d’amore non ha resistito a lungo perché lei lo ha lasciato per seguire altre strade lavorative ed affettive. L’uomo non si è mai rassegnato alla fine del rapporto e al termine di una lunga azione di stalkeraggio con telefonate e tallonamenti, lo scorso autunno, per vendicarsi, ha pensato bene di esporre in varie zone del Miranese e della Riviera del Brenta alcuni manifesti con le foto sexy della sua ex. Anzi, pose dove la donna appariva completamente nuda. Li aveva affissi anche nei luoghi frequentati dalla cubana, insegnante di salsa in alcuni locali del territorio. La Procura di Venezia, che già l’anno scorso aveva disposto nei confronti dell’uomo gli arresti domiciliari, ha emesso un nuovo provvedimento, con il divieto assoluto di avvicinarsi all'abitazione e ai luoghi frequentati dalla ex fidanzata.

venerdì 3 febbraio 2017

NON SONO PIEDI UMANI MA DI ORSO

PADOVA - ZONA INDUSTRIALE SUD EST Il ristorante si trova a ridosso della Riviera del Brenta ed è frequentato da molti veneziani. “Non sono piedi umani ma di orso”. A dirlo sono i consulenti dell’università di Padova, incaricati dal pubblico ministero Benedetto Roberti di far luce su una strana pietanza servita dai gestori di un ristorante cinese del Centro China Ingross “Yi Hia Ren" di corso Stati Uniti a Padova, frequentato anche da molte persone della Riviera del Brenta . Le due zampe d’orso erano sì un po’ avariate, ma autentiche! Dopo l’abbuffata non c’era rimasto nulla, ma un cuoco aveva fotografato e postato su un social la foto dello strano piatto. Qualcuno ha visto la fotografia e ha ipotizzato che si potesse trattare di piedi umani. I consulenti non hanno però avuto dubbi sulla forma e l’impostazione strutturale degli arti: sono di un orso! Le zampe erano state messe in freezer per qualche giorno, ma si presentavano in parte putrefatte. La cottura ha poi sistemato tutto. Da dove siano giunte le zampe d’orso non si sa, forse dalla Slovenia. Il piatto era stato servito lo scorso 28 novembre come prelibatezza da un commerciante cinese per i suoi ospiti. L’uomo aveva contattato il locale, chiedendo al cuoco se poteva preparare e servire ciò che aveva portato, appunto due zampe d’orso. L’immagine pubblicata su Facebook aveva fatto insospettire i carabinieri del Nas, che in seguito ad un successivo controllo avevano rilevato altre infrazioni alla norme sanitarie. Tra l’altro era stato sequestrato un altro mezzo quintale di carne e pesce di provenienza sconosciuta.

FURTO SVENTATO A FOSSÒ: I LADRI SI ERANO ARRAMPICATI SULLA GRONDAIA


Per rubare in un appartamento di via Michelangelo 1 a Fossò, i ladri acrobati salgono al secondo piano lungo una grondaia. È successo giovedì verso le 17.15: le luci spente sono state per i ladri l’indicazione che l’alloggio era incustodito. Una volta raggiunto il poggiolo, hanno divelto una finestra e sono entrati in casa. Casualmente i proprietari dell’alloggio sono tornati a casa dal lavoro prima del previsto e i ladri sono scappati da dove erano venuti. Fortunatamente per i proprietari, non erano ancora riusciti a rubare nulla.

giovedì 2 febbraio 2017

TERNA, RITORNA LO SPETTRO DELL'ELETTRODOTTO AEREO


Si è svolta mercoledì al Ministero dello Sviluppo Economico la conferenza di servizi per il nuovo progetto di razionalizzazione della rete ad alta tensione tra le aree di Venezia e Padova, prevista da Terna Italia lungo il territorio della Riviera del Brenta. Hanno partecipato alla riunione la Regione del Veneto, la Provincia di Padova, la Città Metropolitana, la presidente della Conferenza dei sindaci della Riviera del Brenta -e sindaca di Stra- Caterina Cacciavillani, i sindaci di Mira, Dolo, Vigonovo, Camponogara e Saonara (Padova). Il nuovo progetto di Terna consentirà di ridurre le congestioni e abbassare il costo della bolletta, con un risparmio complessivo per gli utenti del sistema elettrico di circa 40 milioni di euro l’anno. Il Ministero dello Sviluppo Economico ha dato incarico al Ministero dell’Ambiente di valutare l’impatto ambientale del progetto aereo da 380 Kv che dal Vallone Moranzani di Venezia attraverserà i territori comunali di Mira, Dolo, Camponogara, Fossò, Stra, Vigonovo, Saonara e Padova. Rispetto alla precedente progettazione, già bocciata da una sentenza del Consiglio di Stato, il nuovo progetto di Terna non prevede modifiche sostanziali. Già scesi sul sentiero di guerra Comuni, cittadini e associazioni del territorio rivierasco.

QUATTRO ALLENAMENTI DI GRUPPO IN PREPARAZIONE DELLA DOGI’S HALF MARATHON


Sabato 4 febbraio a Mira, il 18 febbraio a Dolo, l’11 marzo a Stra, il 25 marzo a Fiesso d’Artico. Con “Meet your pacer” parte il conto alla rovescia per la mezza maratona del 9 aprile.
La Dogi’s Half Marathon ha programmato quattro allenamenti di gruppo in vista dell’evento che domenica 9 aprile festeggerà la ventesima edizione. L’iniziativa si chiama “Meet your pacer” e promette di replicare, con numeri ancora più elevati, il grande successo dell’anno scorso.
Il primo allenamento si svolgerà sabato 4 febbraio a Mira, con ritrovo alle 9 presso il campo di atletica di via Valmarana. I successivi incontri sono in programma sabato 18 febbraio a Dolo, sabato 11 marzo a Stra e sabato 25 marzo a Fiesso d’Artico, la cittadina che quest’anno ospiterà partenza e arrivo della Dogi’s Half Marathon.
Cronometro e palloncini rappresentano invece gli “strumenti del mestiere” per gli atleti che fungeranno da guida durante le sedute di allenamento collettivo. I quattro appuntamenti serviranno infatti anche per conoscere i “pacer” della Dogi’s Half Marathon, ossia gli atleti che il 9 aprile saranno il punto di riferimento in corsa per coloro che vorranno concludere la mezza maratona in un tempo prefissato.
Il cronometro aiuterà i pacer a tenere il ritmo giusto; i palloncini faranno invece sì che gli stessi siano facilmente individuabili tra le migliaia di persone che la seconda domenica di aprile si presenteranno al via della Dogi’s Half Marathon.
Per il primo allenamento, il gruppo “Libere di correre”, che funge da coordinamento dell’attività dei pacer, ha individuato sette fasce di ritmo che danno come proiezione finale sulla mezza maratona un tempo di 1 ora 25’, 1 ora 30’, 1 ora 35’, 1 ora 40’, 1 ora 45’, 1 ora 50’ e 2 ore.
La partecipazione è gratuita.

RACCOLTA DIFFERENZIATA: FIESSO D'ARTICO E STRA VERSO L'ABBATTIMENTO DEI COSTI


Partirà il prossimo 1° marzo il progetto di raccolta differenziata intercomunale tra Fiesso d'Artico e Stra, complice Veritas. Al microfono di Marco Lanza, il sindaco di Fiesso Andrea Martellato racconta i perché della nuova esperienza: «Si tratta di un progetto pensato tre anni fa, ora spingiamo di più sulla diminuzione del rifiuto secco tout court per differenziare maggiormente vetro, plastica, lattine e carta. Abbiamo smussato angoli e criticità per calare il progetto nella nostra realtà: i cittadini di Fiesso sono già abituati alla raccolta del riciclabile, ma ora vogliamo arrivare all'80%. Lavorando assieme al Comune di Stra, abbatteremo i costi del giro dei camion. Non nego che ci sarà qualche scomodità, poiché il cittadino dovrà fare un po' più fatica a capire dove vanno i singoli rifiuti, a mettere fuori i bidoni la sera e a ritirarli la mattina: ma questo si trasformerà in un maggior benessere ambientale e in un risparmio economico».

mercoledì 1 febbraio 2017

TOBIA TROVA CASA ALLA " LA SALUTE " DI FIESSO D'ARTICO

Tobia trova casa nella Casa di Riposo “La Salute” di Fiesso d’Artico. E’ il primo caso di cane della Casa di Riposo per pet therapy in una struttura residenziale in provincia di Venezia Corre felice nel giardino della sua nuova casa. Una casa speciale, quella di Tobia, un simil maltese bianco di sette anni che, per un anno, è stato ospite della associazione ENPA di Dolo-Mira. Si tratta della Casa di Riposo “La Salute” di Fiesso d’Artico, convenzionata con la Ulss 3 Distretto di Mirano, gestita dalla cooperativa Sana. Oggi, mercoledì 1 febbraio, si è svolto il primo appuntamento di Pet Therapy con un breve momento di presentazione pubblica. “E’ la prima volta in provincia di Venezia – ha spiegato la dottoressa Vania Noventa, direttore delle Cure Primarie Ulss 3 Distretto di Mirano – che la pet therapy approda in una Casa di Riposo con un cane della struttura. E lo si fa grazie al percorso importante che la nostra Azienda ha tracciato negli ultimi anni. Basti pensare alla Pediatria, grazie al progetto “Quattro Zampe” della associazione padovana Teama, alla Oncologia che ha una persona dedicata e qualificata come la dottoressa Valli Calzavara, che ha permesso di estendere questa bella iniziativa in tutti i reparti che lo richiedono con pazienti lungodegenti. Ed oggi, con l’arrivo di Tobia, si segna un ulteriore tappa verso la umanizzazione delle cure”. Nella Casa di Riposo di Fiesso, Tobia ha degli spazi dedicati, sia fuori che all’interno della struttura. Nel giardino ha una cuccia confortevole con un recinto che permette al cagnolino di farsi delle bellissime passeggiate all’aria aperta. Ma col freddo, Tobia trova spazio confortevole anche tra le mura di quella che è ormai anche la sua casa. Per lui, tutti gli operatori hanno creato un plannig di gestione condiviso, che permette al cagnolino di stare a contatto con gli ospiti e di avere anche tempo per sé. Ma quale è la storia di Tobia? Tobia era il cagnolino di Flora, una signora della Riviera del Brenta, che ad un certo punto ha fatto ingresso nella Casa di Riposo di Fiesso. Non potendo portare con sé il suo amato cagnolino, ci ha pensato il responsabile dell’ENPA di Dolo-Mira, il signor Roberto Martano con i suoi volontari, ad occuparsene gratuitamente fino ad oggi. Tobia entra nella Casa di Riposo come il cagnolino di tutti i 116 ospiti, non solo della signora Flora, in quanto è stato adottato dalla struttura. “Non è più un tabù l’ingresso degli animali nelle strutture sanitarie – ha aggiunto il direttore generale della Ulss 3 Serenissima Giuseppe Dal Ben – e devo dire che in questa Azienda si è fatto davvero molto e si è stati lungimiranti in questo senso. E’ ormai provato quanto sia di conforto e di stimolo avere accanto, in momenti difficili, come quello della malattia, il proprio animale. Migliora l’umore e il modo in cui affrontiamo la malattia. Pertanto, ringrazio tutti coloro che hanno lavorato per questo progetto che pone davvero l’attenzione sulla persona”. Presente anche il sindaco di Fiesso, Andrea Martellato, che ha "ringraziato il DG Dal Ben che ha permesso questa iniziativa importante per gli ospiti della struttura residenziale di Fiesso ". Struttura che il sindaco "ha definito come la migliore della zona non solo dal punto di vista edile, ma anche per le persone che ci lavorano dentro".

SUPERBOLLETTA ENEL DA 287.000 EURO

CAZZAGO di PIANIGA – Una superbolletta per la corrente elettrica da 287.329,08 euro. E’ arrivata questa mattina all’azienda Gondola Triveneto di via Lombardia 2/a a Cazzago di Pianiga. Il titolare della ditta, l’80enne Luigi Scantamburlo, dice: “Non pagherò tale somma. Rischio di chiudere l’attività”. L’azienda di Scantamburlo da’ lavoro ad oltre 40 persone. I tecnici di Enel energia si sono accorti di un errore di lettura dei contatori. Da oltre sei anni la ditta pagava la metà della tariffa, ma non era l’azienda a dover controllare, bensì i tecnici di Enel energia. “Ho sempre pagato le bollette, se loro hanno sbagliato a leggere i contatori non è un mio errore”, ha ribadito Scantamburlo. Enel energia si dice disposta a dilazionare il conto, ma intanto intima alla ditta di pagare la somma entro 10 giorni. Se l’azienda non pagherà rischia la sospensione totale della fornitura di corrente elettrica e la fabbrica deve chiudere.

VIGONOVO: TENTATO FURTO AI DANNI DI UN'ANZIANA DISABILE

VIGONOVO - Tentato furto ai danni di una anziana disabile che vive da sola in una casa al pianterreno di via Aldo Moro a Vigonovo. I ladri, martedì sera verso le ore 21, hanno alzato una tapparella e rotto i vetri di una finestra della sua camera da letto. Casualmente la donna aveva una visita da parte di una cugina. Le due donne si trovavano in cucina e hanno sentito il rumore di vetri rotti. Sono andate a vedere e hanno acceso la luce in camera, facendo scappare i ladri. I malviventi sono stati notati anche da altre persone della zona. I carabinieri hanno eseguito delle ricerche, senza alcun esito. Per l’anziana donna solo tanta paura, ma d’ora in poi, per lei, vivere in quella casa da sola sarà molto più difficile.

I CARABINIERI SCOPRONO E IDENTIFICANO QUATTRO AFRICANI IRREGOLARI: TRASFERITI AL C.I.E. SICILIANO

Nella giornata del 31 gennaio, i carabinieri della Compagnia di Chioggia-Sottomarina hanno effettuato dei servizi straordinari di controllo del territorio con l’impiego di equipaggi delle stazioni di Strà, Cavarzere e della Tenenza di Dolo, nonché di ulteriore personale della Compagnia d’intervento operativo del 4° battaglione carabinieri “Veneto”. L’attività straordinaria di controllo, pianificata dalla Prefettura di Venezia, è stata effettuata con finalità di prevenzione e contrasto all’immigrazione clandestina e ha permesso di identificare ed avviare le pratiche per l’espulsione di quattro extracomunitari di origine nord africana, irregolarmente presenti sul territorio dello stato italiano. Nello specifico, per due di loro sorpresi nella zona della Riviera del Brenta, si sono aperte le porte del centro di identificazione ed espulsione di Caltanissetta. Per gli altri due, dopo l’identificazione, sono stati rilasciati ed invitati, con ordine del Questore di Venezia, a lasciare il territorio nazionale entro sette giorni. Tutti quanti gli extracomunitari sono stati denunciati a piede libero per la loro presenza irregolare nel nostro paese. Per un loro connazionale, che da tempo ospitava tre di loro presso la propria abitazione, si e’ proceduto al deferimento all’autorità giudiziaria per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Proprio nella mattinata odierna i militari della Tenenza di Dolo e della stazione di Strà hanno provveduto a tradurre i due africani presso il C.I.E. siciliano, dove resteranno per alcuni giorni prima di essere rimpatriati nel paese di origine.