venerdì 26 giugno 2020

IL ROTARY CLUB DI NOALE DONA MONITOR E IGIENIZZATORE D'ARIA ALL'OSPEDALE DI MIRANO

Al Pronto Soccorso dell’ospedale di Mirano sono arrivati un monitor multiparametrico di ultima generazione e un igienizzatore d’aria anti Covid. I due dispositivi sono stati donati dal Rotary Club Noale dei Tempesta al reparto ospedaliero miranese: «Avere accanto una realtà importante come il Rotary - ha detto il direttore generale dell’ULSS 3 Serenissima, Giuseppe dal Ben, nel corso della cerimonia di consegna - significa sentire ancor più vicino la comunità che cerchiamo di servire ogni giorno. Questa donazione è motivo di soddisfazione e orgoglio, ed è di stimolo a lavorare sempre di più e meglio, mettendo al centro il paziente».
Monitor e igienizzatore serviranno gli ambienti del Pronto Soccorso. Il secondo strumento è in grado di risanare l’aria di una superficie di 240 metri quadri, grazie al flusso di ioni negativi. Questi colpiscono una matrice che produce ioni altamente ossidanti nell’aria, capaci di eliminare virus e batteri. «Questo presidio - ha detto il primario Biagio Epifani - è utile anche in ambito ambulatoriale. In questo momento lo utilizzeremo soprattutto in area Covid e in osservazione breve intensiva».

STOP A VENETO CITY, ESULTANO AMBIENTALISTI E CONFCOMMERCIO

La cancellazione del progetto Veneto City fa esultare assieme i movimenti ambientalisti e la Confcommercio della Riviera del Brenta. Per il comitato Opzione Zero, il progetto «era un pezzo di un disegno più ampio che avrebbe sfigurato il territorio. È stata sconfitta la pianificazione basata sulla speculazione, figlia dell’ era Galan-Chisso e proseguita da Zaia. La decisione dell’amministrazione comunale di Dolo è positiva, ma poteva e doveva essere assunta prima». La battaglia del comitato prosegue con il no all'inceneritore di Fusina: «Vogliamo la riconversione ecologica dei territori. E a Roncoduro chiediamo sia piantato un grande bosco di pianura».
Anche l'associazione di categoria dei commercianti plaude alla decisione della giunta Polo: «Siamo sempre stati netti e decisi nel giudizio negativo riguardo al progetto - scrive in una nota la Confcommercio rivierasca - perché mancava di ogni coerenza con la vocazione del territorio, delle sue prospettive economiche e urbanistiche, dell'ambiente e della stessa mobilità e logistica». Il continuo ridimensionamento ha sminuito Veneto City in una prospettiva minima «ma non meno pericolosa» nelle parole dell'associazione, di un villaggio artificiale di capannoni in cerca di mercato.
«Va dato atto - aggiunge il referente Alessandro Biasiolo - che l’attuale amministrazione comunale di Dolo aveva sin dal suo insediamento ribadito che quell’intervento era non solo anacronistico, ma del tutto incoerente. Ora però bisogna cogliere questo nuovo inizio, per rivedere in maniera oculata il profilo e la vocazione di quel territorio, tenuto conto del nuovo contesto economico, rivedendo gli strumenti urbanistici a cominciare dalla parte del Piano Territoriale Regionale di Coordinamento.
In questa direzione va giustamente anche la richiesta di personalità giuridica avanzata nei giorni scorsi dalla Conferenza dei Sindaci alla Regione. Noi a gennaio avevamo ipotizzato l'applicazione della legge 16/1993 (ideata per il Veneto Orientale) anche alla Riviera, per essere riconosciuta come zona omogenea di ambito territoriale strategico. Al di là dello strumento tecnico-giuridico, quello che conta è l'obiettivo finale, ovvero dare nuovi strumenti e risorse alla Riviera per contare di più e fare ciò che è rimasto irrealizzato da decenni, come lo scavo del naviglio. Obiettivo verso il quale mi sembra stiamo finalmente convergendo tutti, istituzioni e associazioni."

venerdì 19 giugno 2020

LA CLEA DI CAMPOLONGO CHIEDE IL CONCORDATO PREVENTIVO: SOSPESI I SUOI APPALTI?

Grandi imprese in crisi. Dopo l'allevamento di molluschi CAM di Chioggia, è ora la volta della CLEA di Campolongo Maggiore a chiedere al Tribunale di essere ammessa al concordato preventivo, allo scopo di evitare il fallimento: la Cooperativa Lavoratori Edili e Affini, fondata 60 anni fa e leader nel mercato delle costruzioni per enti pubblici e privati, intende sciogliere o sospendere per almeno 60 giorni (prorogabili di altri 60) gli appalti che ha conseguito in tutto il Paese.
Tra questi, i lavori di recupero al Forte San Felice di Sottomarina e -attraverso la società Kostruttiva- gli interventi alle opere complementari del Mose, come l'edificio di automazione e controllo sul cassone sud alla bocca di porto di Chioggia, oltre ad analoghe opere alla bocca di porto del Lido con l'attività di coordinamento, manutenzione e ripristino.

lunedì 8 giugno 2020

TURISMO VERDE E WEB TAX, DUE IDEE DA CONFCOMMERCIO PER LA RIPARTENZA

Nei giorni scorsi un'indagine di Confturismo-SWG, relativa alla propensione a viaggiare da parte degli italiani, ha confermato che le vacanze dell'estate 2020 saranno brevi, al massimo di tre o quattro giorni, e dedicate principalmente al turismo all'aria aperta, tralasciando le città d'arte e i luoghi più affollati.
«Già prima della chiusura - afferma Alessandro Biasiolo, coordinatore della Confcommercio rivierasca - i pernottamenti turistici nelle strutture ricettive della Riviera erano mediamente di due o tre giorni, in andata o ritorno da Venezia. La Riviera offre percorsi naturalistici, ciclabili e fluviali, all'aria aperta; possiamo quindi candidarci quale destinazione di un'offerta turistica autonoma (ma, al contempo, complementare a Venezia) rivolta a piccoli gruppi, per assaporare magari in bicicletta le tante bellezze naturali, artistiche e la cultura dell'ospitalità di un territorio policentrico».
Attorno al turismo vive anche l'indotto del commercio e dei servizi: per questa settimana il premier Conte ha annunciato lo svolgimento degli Stati Generali dell'Economia, con tutte le forze sociali. «Auspichiamo - conclude l'avvocato Biasiolo - che il governo assuma provvedimenti più incisivi a sostegno del commercio e dei servizi. Uno tra tutti: la tassazione dei giganti del web. Perché, come ricordano i negozi di abbigliamento, durante i giorni di chiusura il Covid è stato il migliore alleato di Amazon».