martedì 28 marzo 2017

QUARANTENNE DI CAMPONOGARA TENTA IL SUICIDIO: "SCHIAVO DEI VIDEOPOKER"

Un quarantenne di Camponogara è in fin di vita dopo aver ingerito sostanze tossiche. L'uomo ha lasciato una lettera in cui dichiara di non riuscire più ad andare avanti, data la sua dipendenza dalle macchine mangiasoldi del videopoker. Disperata la corsa all'ospedale, dopo che è stato rinvenuto con la bava alla bocca.
Eventuali ulteriori aggiornamenti in seguito.

lunedì 27 marzo 2017

SVENTATO FURTO AL CALZATURIFICIO NILLAB DI FIESSO D'ARTICO

Dopo il doppio colpo effettuato in due calzaturifici di Fossò lo scorso fine settimana, la banda di ladri che ruba calzature di lusso ha tentato un altro furto a Fiesso d’Artico. Questa volta i carabinieri l'hanno sventato, ma i malviventi avevano già caricato in un furgone oltre 600 paia di scarpe griffate. È accaduto la notte tra domenica e lunedì alla Nillab, un calzaturificio della linea Ballin Project, situato in zona industriale: per sviare le forze dell’ordine, i ladri hanno fatto suonare più volte l’allarme della fabbrica. Verso le 3 della notte sono entrati in azione, ma i carabinieri di Stra li hanno sorpresi con le mani nel sacco. I malviventi sono riusciti a scappare a piedi tra le fabbriche della zona industriale, abbandonando sul posto il furgone pieno di scarpe. Dall’inizio dell’anno i ladri hanno già visitato quattro aziende calzaturiere: in tre casi hanno rubato scarpe che nei negozi di mezzo mondo vengono vendute anche a 600 euro il paio. Subito dopo il furto, le scarpe passano la frontiera e vengono vendute nei mercati dell’est a 30-40 euro il paio.

FIESSO: LASCIA IL SOFFRITTO AL FUOCO E INCENDIA LA CASA. UN VICINO E I POMPIERI EVITANO IL PEGGIO

Rischia di bruciare la casa con un soffritto. Un vicino di casa prima e i vigili del fuoco poi hanno evitato il peggio. È successo oggi in una abitazione di via Verdi a Fiesso d’Artico, abitata da due persone anziane. La donna si è dimenticata il soffritto sui fornelli ed è uscita sul cortile di casa: dopo un quarto d’ora, quando è rientrata, ha trovato la cucina in fiamme. Il fuoco aveva già intaccato i mobili. Ha cercato di spegnere il fuoco con l’acqua ma è stato peggio. In suo soccorso è arrivato un vicino di casa che, vista la situazione, ha subito chiamato i pompieri. I vigili del fuoco hanno messo l’abitazione in sicurezza, ma la casa avrà bisogno di una nuova cucina e di una nuova tinteggiatura.

domenica 26 marzo 2017

FURTO A SANDON DI FOSSÒ, RUBATI GIOIELLI E DENARO A DUE PENSIONATI

Furto in casa di due anziani a Sandon di Fossò, nella notte tra venerdì e sabato. I ladri entrano di notte nella villetta di due pensionati, girano indisturbati per le stanze e le camere e se ne vanno con poche centinaia di euro e qualche oggetto d’oro. I proprietari della casa si sono accorti del furto solo al risveglio. «Mi hanno sicuramente narcotizzata», dice la donna. «Dormo in una stanza da sola, mentre mio marito dorme in un’altra. Ho un sonno molto leggero e mi sveglio al minimo rumore. Ho il pavimento di legno in camera e quando uno ci cammina sopra scricchiola molto. È impossibile che non abbia sentito nulla. Quando verso le 6 mi sono svegliata, avevo uno strano gusto in gola. È il terzo furto che subiamo. I ladri hanno rovinato la nostra esistenza e ora non riusciremo più a dormire». Il furto è stato perpetrato in una abitazione di via Trento: i malviventi hanno letteralmente asportato un balcone e poi aperto la finestra dopo avere praticato un buco vicino alla serratura. Una volta in casa hanno ispezionato tutte le stanze, compresa quella dove dormiva la proprietaria. Hanno aperto i cassetti e trovato del denaro e oggetti in oro. Non sarebbero invece entrati in quella dove dormiva il marito.

venerdì 24 marzo 2017

ANCORA UNA RAZZIA DI SCARPE NELLA RIVIERA: CALZATURIFICI ANCORA PRESI DI MIRA

FOSSO’ - Ancora un furto di calzature a Fossò. Le aziende calzaturiere visitate dai ladri nel corso della scorsa notte sono state ben due. Le due ditte sono adiacenti e divise solo da un muro. Si tratta delle ditte Mafer e Marilisa, situate in via VII^ settima strada, nella zona artigianale di Fossò. I ladri hanno rubato 400 paia di calzature per un valore di circa 80mila euro. I ladri hanno preso di mira prima l’azienda Marilisa, che è sprovvista del sistema antifurto. Poi, attraverso un buco praticato sul muro divisorio che divide le due ditte, sono penetrati all’interno della Mafer, che invece ha un sistema d’allarme agli infissi e che, ovviamente, non è entrato in funzione. I malviventi se ne sono andati con un furgone pieno di 400 paia di scarpe per un valore di circa 8omila euro. A febbraio i ladri avevano già preso di mira la Kallistè di via Piemonte, rubando oltre 500 paia di scarpe da donna di gran pregio. Ancora una volta i ladri hanno dimostrato di essere a perfetta perfettamente conoscenza dei posti e delle aziende provviste del sistema d’allarme.

lunedì 20 marzo 2017

TORNADO: ULTIMATUM DELLA REGIONE, "DIECI GIORNI PER INDIVIDUARE I PROGETTI DA FINANZIARE COI SOLDI DEGLI SMS O DECIDIAMO NOI"

In merito alla destinazione dei fondi raccolti grazie agli sms solidali per il tornado che nel luglio 2015 ha colpito la Riviera del Brenta, l’assessore regionale alla protezione civile Gianpaolo Bottacin ha posto un ultimatum. Se entro dieci giorni non dovessero arrivare ulteriori progetti da parte dei Comuni di Mira, Dolo e Pianiga, aventi le caratteristiche di opera pubblica a grande valenza sociale collegabile ai danni post evento, sarà la Regione, per quanto di sua competenza, a formalizzare al Dipartimento nazionale della protezione civile il finanziamento di un progetto che abbia le caratteristiche previste o la conferma dell’unico progetto finora presentato, la ricostruzione dello stadio a Pianiga. «La Regione si trova a dover procedere in questo modo –evidenzia Bottacin- in quanto i tre Comuni e il comitato dei garanti non sono stati in grado di trovare un accordo per un progetto condiviso su cui far convergere i 211 mila euro raccolti grazie alla generosità di tanti cittadini».

L’assessore ricorda anche come sono andate le cose: a seguito della tromba d'aria, il presidente della Regione Zaia ha richiesto lo stato di emergenza, che è stato dichiarato con delibera del Consiglio dei Ministri in data 17 luglio 2015. Il 24 luglio Zaia ha chiesto l'attivazione del numero solidale per l’invio di sms. Il 24 agosto il responsabile della protezione civile nazionale, ing. Curcio, ha scritto alla Regione che era possibile procedere all'attivazione del numero solidale a condizione che fossero individuati interventi di ricostruzione di "grande valenza sociale". Il 27 agosto il presidente Zaia risponde a Curcio spiegando che per l'individuazione dell'intervento «la migliore soluzione è di definire con i tre sindaci interessati la lista degli interventi specifici a valenza sociale e comunicarla al comitato dei garanti». Per la gestione delle risorse raccolte con sms, il protocollo d'intesa stipulato tra i gestori e il dipartimento nazionale protezione civile prevede infatti che sia istituito un comitato di garanti. Il 4 novembre 2015 la Regione ha comunicato quattro nomi del comitato dei garanti, uno indicato dalla Regione (il prof. Petrillo) e gli altri indicati dai tre comuni interessati. Il 16 novembre il dipartimento nazionale ha indicato il suo rappresentante, il prof. Germani, e il 15 dicembre 2015 il capo dipartimento con proprio decreto ha istituito il comitato dei garanti con il compito, tra l’altro, di approvare i progetti presentati. Gli interventi finanziabili, su precisa indicazione del dipartimento nazionale della protezione civile, devono essere opere pubbliche di grande valenza sociale, collegate direttamente alla ricostruzione post evento calamitoso. Da allora l'unico progetto concreto pervenuto è quello presentato dal Comune di Pianiga di ricostruzione dello stadio. «Nel corso delle riunioni dei garanti –rileva l’assessore- è emersa la proposta di finanziare interventi sui navigli. Tale intervento però non è finanziabile, non essendo opera pubblica di grande valenza sociale associata direttamente alla ricostruzione post evento. Tra l'altro tale proposta, proveniente dal garante del comune di Dolo, non è stata suffragata da un progetto, come invece richiesto dal dipartimento. Allo stato attuale quindi –conclude Bottacin- l'unica opera pubblica aventi le caratteristiche per essere finanziata resta lo stadio o un suo stralcio funzionale. Se entro dieci giorni non arriveranno proposte diverse e con i requisiti richiesti, sarà la Regione a indicare alla protezione civile nazionale un progetto finanziabile o la conferma dell’unico progetto finora presentato, per vedere utilizzati i fondi raccolti».

domenica 19 marzo 2017

DOLO: AUTO TRAPASSATA DAL GUARD RAIL COME UNA SPADA 39 RICOVERATO IN CODICE ROSSO

Spettacolare incidente nel territorio di Dolo, un 39 enne per cause ancora al vaglio nel pomeriggio di domenica ha perso il controllo della sua auto ed è finita addossa al guardrail. L’urto è stato così violento che il guard rail è penetrato all’interno dell’abitacolo trapassando l’auto come una lancia entrando dalla parte anteriore ed uscendo dalla posteriore. L’uomo, fortunatamente, anche se in codice rosso non sarebbe in condizioni gravissime è rimasto cosciente per tutto il tempo in cui sono arrivati i soccorsi ed ha avuto perfino la forza di avvisare telefonicamente i genitori con il proprio telefonino. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Mira, i carabinieri e l’eisoccorso ma poi è stato trasportato all’ospedale di Dolo tramite ambulanza. Eventuali ulteriori aggiornamenti in seguito.

venerdì 17 marzo 2017

CENTRA L'AUTO DEI CARABINIERI DI STRA E LA DISTRUGGE

Centrata in pieno l’auto dei carabinieri di Stra, ferma in centro strada per accedere all’area di servizio Vega di Fiesso d’Artico. I due mezzi sono andati quasi distrutti, mentre le tre persone coinvolte se la sono cavata con leggere ferite. È successo durante la notte di venerdì, quando una Ford Fiesta condotta da un 39enne di Stra ha centrato a forte velocità l’auto dei carabinieri del suo paese. I rilievi dell’incidente sono stati effettuati da una pattuglia della polizia stradale di Piove di Sacco.

ANZIANO CADE NEL NAVIGLIO BRENTA E ANNEGA A STRA

Stava rastrellando le foglie in un terreno di proprietà in riva al Naviglio Brenta, sul lato opposto a villa Pisani di Stra. È scivolato in acqua ed è annegato. Orribile morte ieri pomeriggio verso le 17 per un 95enne residente in via Barbariga a San Pietro di Stra. L’anziano, Giuseppe Pandolfo, ha inutilmente tentato di aggrapparsi ad alcuni rami della riva, ma è stato portato via dalla corrente ed è morto annegato. Nonostante l’età, Pandolfo ieri si è messo a sistemare un terreno che arriva a lambire la riva destra del Naviglio: in tale punto la riva ha un terreno molto friabile. Con ogni probabilità l’anziano ha perso l’equilibrio ed è precipitato in acqua, non riuscendo più riuscito a risalire. La tarda età e i vestiti inzuppati non l’hanno di certo aiutato: la corrente del fiume l’ha trascinato verso il centro del fiume e in pochi secondi è scomparso nell’acqua. A tutta la scena ha assistito la nuora. La donna si è precipitata verso la riva del fiume, ma non sapendo nuotare non è riuscita a raggiungere il suocero. Dopo circa un’ora il suo corpo è stato recuperato poco lontano da una squadra di sommozzatori dei vigili del fuoco veneziani.

mercoledì 15 marzo 2017

DOMANI SARÀ PUBBLICATO IL PROGETTO DELL'ELETTRODOTTO CHE ATTRAVERSERÀ LA RIVIERA


Sarà pubblicato domani, giovedì 16 marzo, il nuovo e tanto contestato progetto dell’elettrodotto aereo che interessa la Riviera del Brenta. Una linea aerea che dalla laguna sorvolerà i territori dei comuni di Mira, Dolo, Camponogara, Stra, Fossò, Vigonovo e Saonara. Terna, il gestore della rete elettrica nazionale in alta e altissima tensione, pubblicherà su tutti i quotidiani del territorio interessato l’avviso legale di avvenuto deposito della documentazione progettuale per la richiesta di autorizzazione al Ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministero dell’Ambiente, alla costruzione e all’esercizio della Razionalizzazione della rete di alta tensione nelle aree di Venezia e Padova. La pubblicazione legale contiene inoltre la richiesta di valutazione di impatto ambientale (VIA) al Ministero dell’Ambiente, di concerto con il Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo.
L’avviso legale di deposito della documentazione progettuale riporta l’elenco di tutti i terreni, identificati dalle particelle catastali, interessati dall’intervento, su cui vige un vincolo preordinato all’asservimento coattivo per gli elettrodotti e all’esproprio per gli interventi di mascheramento e per la realizzazione delle stazioni elettriche. Entro 30 giorni dalla pubblicazione, i soggetti interessati possono presentare osservazioni al Ministero dello Sviluppo Economico e al Ministero dell’Ambiente per la partecipazione al procedimento amministrativo di autorizzazione e di apposizione del vincolo preordinato all’esproprio e all’asservimento. Per le osservazioni al procedimento di valutazione di impatto ambientale, da inviare al Ministero dell’Ambiente e al Ministero dei Beni culturali, sono invece concessi 60 giorni. Il nuovo progetto è unitario e comprende alcune aree padovane, il territorio della Riviera del Brenta e il Vallone Moranzani, l’unica area dove l’elettrodotto sarà interrato.

DA MIRANO ALLA MARCA TREVIGIANA, IL PERCORSO DEL MUSON IN UN LABORATORIO DI GEOGRAFIA ESPERENZIALE

"Muson Incammino" è un laboratorio di geografia esperenziale che prende le mosse a marzo da Mirano per concludersi in maggio a Castelcucco nel Trevigiano -passando per Camposampiero (Padova)- dopo una serie di incontri, eventi e appunto camminate. Una comunità di cittadini, operatori culturali ed artisti, che riflette sui luoghi di appartenenza, che li conosce ma ha bisogno di attraversarli con sguardo poetico e consapevole, volendone prendersene cura al tempo stesso. Il workshop di alfabetizzazione sui codici di lettura del paesaggio e dei luoghi ha inizio venerdì 17 marzo (ore 20.45) alla corte di Villa Errera in Mirano: sul tema "Il Muson tra paesi e paesaggi. Geografia e valore di un luogo fluviale e della sua comunità di riferimento" conferenzieranno Francesco Vallerani, che all'università di Ca' Foscari si occupa di paesaggi d'acqua dal punto di vista della pianificazione e gestione del patrimonio idraulico, e Francesco Visentin, sempre cafoscarino, che si interessa al turismo sostenibile e di "esotismo del quotidiano".
Lungo il Muson fiume Vecchio da Mirano a Loreggiola; e poi da Camposampiero, lungo il Muson dei Sassi ed il Muson Torrente, risalendo fino a Castelcucco e Monfumo, tra l’asolano e la pedemontana del Grappa, con la convinzione di ampliare lo sguardo dentro il paesaggio e coglierne anche le contraddizioni. Dalla ruralità “resistente” ai luoghi abbandonati o spazi residuali, dai manufatti della proto-industria agli insediamenti industriali fino ai centri urbani illeggibili: una stratificazione di elementi che in poco tempo ha cambiato i connotati delle comunità locali. Ma il fiume è ancora lì, conserva e custodisce valenze storiche, naturali, ambientali ed architettoniche; è comunque nodo della memoria di un luogo e della sua comunità di riferimento; ci offre la possibilità di incontrare animali, vegetali e persone che ci vivono e che vogliono prendersene cura. Un’esperienza tra il reale e l’immaginifico che ci può aiutare ad una elaborazione con parole, gesti, immagini e pensieri di educazione al paesaggio ed alla sua valorizzazione.

domenica 12 marzo 2017

INCENDIO A NOVENTA PADOVANA: EVACUATO L'EDIFICIO

Un furioso incendio, sulle cui cause stanno indagando i vigili del fuoco di Padova, è scoppiato questa sera verso le 18.30 all’interno di un appartamento di un palazzo abitato da una decina di famiglie in via Tazzoli 4 a Noventa Padovana. Di fatto l’edificio si affaccia nel pieno centro urbano a Stra. Le fiamme sono uscite dalle finestre e dal terrazzo dell’appartamento. Non ci sarebbero feriti, ma per precauzione quasi tutti gli appartamenti del palazzo sono stati evacuati. Per spegnere le fiamme, scoppiate al secondo piano, sono intervenuti quattro squadre dei vigili del fuoco di Padova e di Venezia, allertati dagli stessi residenti.

GIOVANE LADRA DI PORTAFOGLI PIZZICATA AL MERCATO DI DOLO

La sua professione? Rubare portafogli. Continuano a dare frutti gli sforzi compiuti dai carabinieri della tenenza di Dolo: grazie all’operazione volta a contrastare i reati predatori nella cittadina della Riviera, anche nella mattinata di venerdì scorso i militari hanno tratto in arresto -per il reato di furto aggravato continuato ed utilizzo indebito di carte di credito- la bulgara Eleonora Hristova, vent'anni lo scorso dicembre, pregiudicata per reati specifici ed in Italia senza fissa dimora. I fatti imputati sono accaduti al mercato settimanale di Dolo, quando la giovane, con destrezza, ha sfilato il portafoglio dalla borsa di una anziana signora intenta a comperare un capo d'abbigliamento. La donna, prima di pagare, si è accorta della mancanza del borsellino e ha allertato immediatamente il compagno: ko stesso, ricordando la presenza al fianco alla moglie di una ragazza bionda, si è messo sulle sue tracce e ha avvisato il 112. Poco dopo la ladra è stata individuata dalla pattuglia di carabinieri allo sportello automatico dell’ufficio postale di Dolo, intenta ad intascare la somma contante di 500 euro appena prelevata. I successivi accertamenti hanno permesso di recuperare sia il portafoglio appena trafugato sia quello di un’altra anziana derubata, gettati entrambi nei pressi dell’area adibita al mercato. Il denaro sequestrato alla giovane ladra -pari a 630 euro- è stato immediatamente restituito alle anziane, che con lacrime di gioia hanno ringraziato i carabinieri per il tempestivo intervento. La malvivente è stata trattenuta nelle camere di sicurezza della tenenza, in attesa del rito per direttissima che si è celebrato sabato nel Tribunale ordinario di Venezia: l’arresto è stato convalidato e per lei è stato disposto il divieto di dimora nel Veneto.

giovedì 9 marzo 2017

TRUFFA DELLO SPECCHIETTO: PADOVANO ARRESTATO DAI CARABINIERI

DOLO – Arrestate dai carabinieri di Dolo due persone che da qualche tempo mettevano a segno truffe ai danni di persone anziane. Uno truffava con il trucchetto dello specchietto e l’altro con l’offerta di “protezione” in cambio di denaro. I militari hanno lavorato in divisa e in borghese con appositi servizi per contrastare le numerose truffe messe in atto ai danni di persone anziane nel territorio rivierasco Venerdì scorso i carabinieri della Tenenza di Dolo hanno denunciato per millantato credito ed usurpazione di titolo un uomo che si spacciava per poliziotto. L’uomo aveva offerto la propria “protezione” ad una coppia di Mira in cambio di denaro. Questa mattina il secondo arresto. A cadere in trappola durante la seconda operazione è stato il re delle truffe dello “specchietto”. Si tratta del 25enne padovano Vincenzo Spicuzza. Le denunce di numerosi cittadini hanno segnalato ai carabinieri la presenza di una Lancia Delta di colore nero, i cui occupanti erano stati notati più volte mentre mettevano a segno furti e imbrogli. I carabinieri hanno individuato stamane uno della banda che stava tentando di porre in atto l’ennesima “truffa dello specchietto” ai danni di una anziana automobilista di Dolo. Dopo aver appurato il tipico modus operandi del malvivente, sono intervenuti prima che riuscisse a fuggire. Le indagini hanno consentito di scoprire che a fine febbraio aveva colpito anche a Stra, sempre ai danni di un’altra anziana automobilista. Vincenzo Spicuzza è risultato essere pluripregiudicato per aver commesso analoghe truffe in tutto il nord Italia. “Chi negli ultimi tempi avesse subito truffe è pregato di venirle a denunciare in caserma”, è l’esortazione del comandante della Tenenza di Dolo, il capitano Gabriele Favero

SALTA UNA BANCA AL VILLAGGIO DEI FIORI DI SPINEA, SCONTRO A FUOCO NELLA NOTTE

Notte movimentata al Villaggio dei Fiori di Spinea. Una banda di malviventi ha fatto saltare la filiale di Veneto Banca in viale Viareggio attorno alle ore 3: poco dopo sono giunti sul posto i carabinieri che hanno innestato uno scontro a fuoco con i fuggitivi, i quali hanno lanciato fumogeni e polvere per proteggere la fuga. Fortunatamente il denaro della refurtiva è rimasto sul posto.
Eventuali ulteriori aggiornamenti in seguito.

mercoledì 8 marzo 2017

BANDA RIVIERASCA DEDITA AI FURTI SGOMINATA A MONTAGNANA

Una banda composta da sette persone per rubare materiale ferroso e altre attrezzature. A seguito di servizi di osservazione, controllo e pedinamento, qualche giorno fa i carabinieri della stazione di Camponogara, in collaborazione con i militari delle stazioni di Stra e Campagna Lupia, hanno arrestato in flagranza del reato di furto, in via Lupia San Zeno a Montagnana (PD), tre trentenni tutti residenti nel veneziano e già noti alle forze dell’ordine. Denunciati in stato di libertà altri due complici. I carabinieri di Camponogara erano venuti a conoscenza che ad Oppeano (VR), presso un deposito di materiali ferrosi, sette persone, utilizzando due furgoni Fiat Scudo, dopo aver forzato un lucchetto che bloccava una catena metallica posta a chiusura del cancello del deposito di metalli erano penetrati al suo interno, caricando sui due mezzi vario materiale avente un peso complessivo di circa 25 quintali ed un valore stimato dal proprietario di oltre 20mila euro. Nei furgoni avevano caricato giunti, un semianello per pompa di grasso, anelli distanziali, una frangia cieca, ruote di carri, anelli e cilindri, leve di espansione, una pompa di grasso completa, tiranti, una prolunga per tubazione acqua, bolloni per fissaggio di cesoie, coperchi di rulli, motori elettrici e riduttori. I malviventi, dopo aver caricato la refurtiva sui due mezzi, sono ripartiti per strade diverse. Due di loro si sono accorti dei militari e una volta fermato il furgone si sono dati alla fuga a piedi attraverso i campi. Il furgone e la refurtiva sono stati sottoposti a sequestro. L’altro furgone è stato bloccato con gli occupanti a Montagnana. I tre maggiorenni a bordo sono stati arrestati e due minorenni denunciati a piede libero. Il furgone è stato sequestrato, come la merce che in precedenza era stata scaricata in mezzo ad un frutteto. Gli arrestati sono stati portati in carcere a Rovigo e successivamente rimessi in libertà. Poiché il furto è avvenuto in provincia di Verona, il procedimento passerà ora al tribunale veronese.

FURTO SU COMMISSIONE IN UNO STUDIO DENTISTICO A VIGONZA

Rubano da uno studio dentistico macchinari e utensili odontoiatrici per un valore di circa 60mila euro. Il maxi furto, non coperto da assicurazione, è stato effettuato l’altra notte nello studio dentistico di Elisabetta Martini, in via Cavour 38 a Vigonza, comune padovano che fa parte del territorio della Riviera del Brenta. Si tratta senza ombra di dubbio di un furto su commissione e non è la prima volta che ambulatori medico/dentistici vengono presi di mira dai ladri. Per entrare nello studio medico posto al primo piano, i malviventi hanno praticato un foro nel muro. Così facendo hanno rotto un tubo dell’acqua, allagando lo stesso ambulatorio e gli uffici della sottostante banca Antonveneta del Monte di Paschi. Secondo i carabinieri, i macchinari sarebbero già stati portati all’estero nel corso della stessa notte, probabilmente verso l’est Europa. Lo studio dentistico, rimasto senza macchinari, dovrà restare chiuso per parecchio tempo. Problemi anche alla banca, che è rimasta chiusa per tutta la giornata di martedì in quanto negli uffici c’erano dieci centimetri d’acqua. Secondo le forze dell’ordine, a colpire gli studi odontoiatrici del territorio padovano e veneziano è sempre la stessa banda, specializzata nei furti di apparecchi odontoiatrici.

martedì 7 marzo 2017

GIOVEDÌ 9 MARZO A DOLO LA GIORNATA DEL RENE CON ESAMI GRATUITI ANCHE AI BAMBINI

In occasione della XII Giornata Mondiale del Rene, l’unità operativa complessa di Nefrologia e Dialisi dell'Ulss 3, distretto Mirano Dolo, organizza nell’ospedale di Dolo una iniziativa di prevenzione rivolta a tutti i cittadini, anche per i più piccoli. La novità di quest’anno è di puntare lo screening gratuito, sia per adulti che bambini, su uno dei fattori di rischio più importanti per la malattia del rene e cioè l’obesità. Ecco, quindi, che tra gli esami gratuiti che verranno eseguiti in occasione di questa giornata, non verranno tralasciati quelli ritenuti indispensabili per una prima indagine rivolta al problema del sovrappeso. In pratica i cittadini che aderiranno all’iniziativa, prevista per giovedì 9 marzo, saranno sottoposti ad esami del sangue (glicemia, colesterolemia, trigliceridi) ed urina, e in più saranno sottoposti ad altri controlli come la misurazione della pressione, gli verrà controllato il rapporto tra peso e altezza e verificato l’indice di massa corporea. I cittadini che vorranno partecipare, dovranno presentarsi dalle 8.30 alle 13.30 nell’area allestita al primo piano dell'ospedale di Dolo (parte nuova della struttura ospedaliera, dove si trova anche il Cup) dove ad accoglierli ci saranno medici e infermieri del servizio di Nefrologia (anche ex dipendenti ora in pensione) insieme ai volontari dell’Avo. «L’obesità –ha spiegato il primario Gina Meneghel- è tra i principali fattori di rischio per le malattie cardiovascolari, l’ipertensione, il diabete, le malattie renali, in particolare la nefroangiosclerosi. Un problema importante, in continua crescita, soprattutto nei Paesi occidentali. Un problema che di recente è stato anche rilevato da una indagine proprio nel nostro distretto di Mirano Dolo: su 200 pazienti cronici in insufficienza renale in fase terminale, il 45% è risultato in sovrappeso e ben il 29% obeso (un 74% complessivo di sovrappesi-obesi che supera la media nazionale)». L’ISTAT ha confermato il dato che la popolazione italiana sta aumentando di peso, in questi ultimi vent’anni l’ago della bilancia è salito vertiginosamente ed il 46% della popolazione ha problemi di eccesso ponderale, quindi sono venti milioni gli italiani che hanno problemi di peso. L’obesità non risparmia nemmeno le fasce dell’infanzia, secondo i dati forniti dall’ISTAT siamo al primo posto in Europa, vera e propria “maglia nera”, infatti il 36% dei bambini ha problemi di eccesso di peso e di questi ben il 12% è decisamente obeso. L’anno scorso, tra le circa 200 persone che hanno aderito a questa Giornata di prevenzione, ben il 20% non sapeva di avere una malattia renale. La malattia renale cronica (MRC) è una patologia in costante crescita ogni anno ed è ormai un problema clinico e sociale importante. Il 10% della popolazione adulta ne è affetta. Se la patologia viene affrontata tempestivamente è possibile evitare o almeno ritardare la dialisi. «Diventa quindi sempre più fondamentale –ha aggiunto il direttore generale della Ulss 3 Giuseppe Dal Ben- per contrastare questa malattia dell’era del benessere, adottare corretti stili di vita che comprendono una dieta sana ed equilibrata (con poco sodio e proteine), la promozione del movimento (quando si può evitare di prendere l’auto e fare una passeggiata o un giro in bicicletta), evitando il più possibile l’uso e abuso di alcol e fumo».

lunedì 6 marzo 2017

VENDEVA IL METADONE CHE IL SERT GLI PASSAVA PER VINCERE LA TOSSICODIPENDENZA

Invece di assumere le dosi di metadone che il Sert di Dolo gli passava per curarsi il suo stato di tossicodipendenza, preferiva venderle per un ottenerne un guadagno. Il 49enne F.M, residente a Dolo, tossicodipendente da sempre e con alle spalle una denuncia per rapina a mano armata, lo faceva da diverso tempo. Lunedì verso le 14, dopo avere appena ritirato il metadone dalla sede del Sert di via Arino, ha tentato di “piazzarlo” ad un giovane di Dolo. Ha trovato la persona sbagliata perché il ragazzo, impaurito, si è subito rivolto ai carabinieri di Dolo per segnalare la circostanza. I carabinieri hanno immediatamente individuato il pregiudicato mentre, in centro a Dolo, era ancora alla ricerca di un compratore. L'uomo è stato portato in caserma e denunciato a piede libero.

ALBANESE " GENIO " FINISCE ( finalmente ) IN CARCERE

PIANIGA – Per non scontare interamente in Italia 8 anni di reclusione per traffico di stupefacenti, aveva preferito tornare in Albania con un decreto di espulsione sulle spalle. In Italia non avrebbe mai più dovuto mettere piede, ma molto probabilmente gli interessi economici illeciti hanno avuto il sopravvento. Nei giorni scorsi è ritornato illegalmente in Italia. E non certo per lavorare. Per non far sapere del suo ritorno da irregolare e non farsi individuare, ha pensato bene di strappare tutte le pagine del passaporto dove erano stati posti i timbri alla frontiera. In tal maniera poteva sembrare che non avesse mai lasciato il territorio nazionale albanese. I carabinieri di Dolo, durante un controllo effettuato l’altra notte in un locale pubblico di Pianiga, lo hanno fermato per un accertamento. Una volta controllato il suo passaporto, hanno scoperto il trucchetto. Il 34enne albanese L.K., che si trovava in compagnia di un altro connazionale, è stato così arrestato e condotto in carcere, dove dovrà scontare il resto della pena e dove avrà tutto il tempo per pensare alla pasticcio combinato.

PAOLO CONTE E JACK SAVORETTI NELL'ESTATE DI VILLA PISANI A STRA


Paolo Conte (30 giugno) e Jack Savoretti (21 luglio) a Villa Pisani a Stra. Sono questi i primi, grandi nomi dell’estate di Veneto Jazz che ritorna ad animare uno dei più celebri esempi di villa veneta nella Riviera del Brenta, luogo di inimitabile bellezza. Le note del celebre cantautore, che proprio quest’anno festeggia le 80 primavere, risuoneranno il 30 giugno in una delle due esclusive date italiane del tour. Un evento imperdibile che vedrà l’artista esibirsi con la sua orchestra di dieci elementi, al culmine di una carriera di successo e nel pieno della sua creatività. Paolo Conte regalerà al pubblico i suoi intramontabili classici, che l’hanno reso un artista amato in tutto il mondo, da “Sotto le stelle del jazz” ad “Aguaplano”, da “Via con me” a “Max”. Per questo esclusivo evento, l’artista ha scelto Villa Pisani, incantevole fusione di architettura e natura. Dal connubio creativo con la sua musica scaturirà altra magia. Veneto Jazz, che vanta una lunga collaborazione con l’artista dopo gli indimenticabili concerti di Piazza San Marco e del Teatro La Fenice, ha per l’occasione allestito una speciale platea, con biglietti vip che potranno far vivere al pubblico una serata speciale, godendo anche delle bellezze della Villa, in un tour emozionante fra arte e musica.
Amatissimo dal pubblico inglese e italiano, dopo aver suonato con Springsteen e Mccartney, dopo aver dato il cambio a Donovan a Glastonbury e dopo il tutto esaurito nelle recenti date italiane di Milano e Genova, il 21 luglio torna Jack Savoretti, uno dei protagonisti della rinascita del cantautorato britannico. Il frontman italo-inglese che, grazie alle sue performance live, ha conquistato il premio come miglior nuova proposta agli Onstage Awards 2015, assieme alla sua inseparabile chitarra acustica, è pronto a incantare nuovamente l’affezionatissimo pubblico italiano, a cui farà vivere le atmosfere intense raccontate nel suo quinto album “Sleep No More”, uscito il 28 ottobre per BMG/Warner Music. «Una lettera d’amore dedicata a mia moglie»: così Savoretti ha descritto il suo nuovo lavoro, dove «tutto ruota intorno a quel genere di cose che non ti lasciano dormire tutta la notte». Il disco è anticipato da "When we were lovers", primo singolo già in rotazione radiofonica da settembre accompagnato dal video diretto da Jack Jelicich, che cattura alla perfezione le sensazioni del brano.
Il cartellone dell’estate a Villa Pisani è organizzato da Veneto Jazz in collaborazione con il Polo Museale del Veneto e con il Museo Nazionale di Villa Pisani, nell’ambito di Venezia Jazz Festival (X edizione), con il patrocinio di Città di Venezia, Regione del Veneto, Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo. Inizio concerti ore 21.30.

venerdì 3 marzo 2017

ANZIANA DI SANDON GETTATA A TERRA E SCIPPATA DELLA BORSETTA FUORI DALLA CHIESA: 70 EURO IL BOTTINO


Rapinata della borsetta da una donna fuori dalla chiesa. Non è la prima volta che fatti del genere accadono nella frazione Sandon di Fossò, nella chiesa di san Giacomo. E pensare che in chiesa la ladra, o per meglio dire la rapinatrice, era seduta nel banco a fianco della donna rapinata. Le ha anche dato la mano quando è giunto il momento dello scambio del segno di pace. La derubata, un'anziana di 77 anni, è stata gettata a terra perché non voleva lasciare la borsa contenente 70 euro e alcuni documenti. Il fatto è avvenuto giovedì sera, all’uscita della messa vespertina. Dopo avere strappato la borsa dalle mani dell’anziana, la ladra è fuggita in bicicletta e, poiché era già buio, di lei si sono perse le tracce. Si tratta di una donna sui 45/50 anni, che già altre volte ha colpito all’interno della chiesa di Sandon, rubando portafogli della borse delle donne che andavano a ricevere la comunione. L’anziana donna derubata ha dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso di Dolo. Non si era ancora rimessa dallo spavento avuto qualche mese fa, quando il ladri le erano entrati in casa e avevano rubato ogni cosa di valore.

I CARABINIERI DI VIGONOVO ARRESTANO SPACCIATORE, AVEVA CON SÈ 1 KG DI HASHISH

Continuano i controlli per il contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti da parte dei carabinieri. Qualche giorno fa, durante questi servizi, nel corso di una mattinata i carabinieri della stazione di Vigonovo hanno proceduto al controllo di un cittadino marocchino di 31 anni, residente in un comune della Riviera del Brenta, già oggetto di osservazione da parte dei militari. L’uomo è stato controllato mentre si trovava alla guida della propria autovettura e transitava per la via centrale di Vigonovo. Alla vista della pattuglia il conducente, regolarmente soggiornante nel territorio italiano, ha assunto un atteggiamento sospetto e alquanto nervoso. I militari hanno così deciso di approfondire il controllo constatando che i documenti di guida e di circolazione erano regolari, ma una volta effettuata una perquisizione-ispezione del portabagagli del mezzo, hanno rinvenuto -all’interno di una busta in cellophane contenuta dentro un borsone- un chilogrammo di sostanza stupefacente del tipo hashish, suddivisa in panetti da 100 grammi l’uno. Il tizio è stato tratto in arresto per detenzione di stupefacente ai fini di spaccio. L’autorità giudiziaria veneziana ha convalidato l’arresto e ha disposto la misura cautelare del carcere in casa, in attesa del processo. I carabinieri stanno ora indagando per risalire alla rete di fornitori ed agli acquirenti dell’arrestato.

giovedì 2 marzo 2017

GLI STUDENTI DELLA RIVIERA E L'ULSS 3 ALLEATI CONTRO IL FUMO DI SIGARETTA

Cinquanta disegni contro il fumo di sigaretta, realizzati da nove scuole della Riviera del Brenta e del Miranese, verranno esposti in una mostra itinerante nei tre ospedali di Dolo, Mirano e Noale. La mostra è il risultato del lavoro di promozione svolto dal settore Educazione e Promozione alla Salute (Seps) del Distretto Mirano Dolo della Ulss 3, diretto dal dottor Fabrizio Guaita, assieme alle scuole medie e superiori del territorio che, da ormai circa sedici anni, aderiscono in maniera molto partecipativa ai due progetti regionali (Smoke Free Class Competition e Liberi di Scegliere) di prevenzione al tabagismo. «Da alcuni anni –ha spiegato il direttore generale della Ulss 3 Giuseppe Dal Ben- i progetti sono stati “personalizzati” promuovendo una gara di disegni/slogan tra le classi coinvolte. E, per sensibilizzare la popolazione, abbiamo pensato anche di condividere i lavori svolti dagli studenti allestendo tre mostre nei nostri ospedali. Un modo diverso ma crediamo sempre efficace di dire no al fumo, di dire basta alla sigaretta, di convincere chi ci è vicino a non cominciare a fumare oppure a smettere perché si è sempre in tempo a farlo per migliorare la nostra salute». La mostra itinerante di disegno e pittura contro il fumo di sigaretta sarà allestita nella struttura sanitaria di Noale dal 2 al 31 marzo; nel presidio di Mirano dal 3 al 28 aprile; nell’ospedale di Dolo dal 2 al 31 maggio. Alla fine della mostra itinerante nei tre ospedali, gli operatori del Seps, mercoledì 31 maggio, in occasione della Giornata Mondiale di Lotta al Tabagismo, premieranno le classi che hanno presentato i migliori disegni/slogan con un ingresso omaggio alle quattro piscine del territorio che collaborano con rinnovata disponibilità all’iniziativa. Nel frattempo i cinquanta disegni saranno visibili anche nel sito internet della ex Ulss 13.