sabato 5 dicembre 2020

RAPINA IN TABACCHERIA A FOSSÒ, I CARABINIERI DENUNCIANO UN 21ENNE REO CONFESSO

I Carabinieri della Stazione di Vigonovo hanno denunciato in stato di libertà all’autorità giudiziaria un 21enne del luogo, già noto alle forze dell'ordine, il quale è indagato per aver perpetrato la sera di lunedì 23 novembre scorso una rapina a una tabaccheria di Fossò. Il giovane, sottoposto a perquisizione domiciliare dai militari, è stato trovato in possesso di varia documentazione fiscale che si trovava unitamente al denaro all’interno del borsello sottratto alla vittima, nonché di alcuni pallini in plastica compatibili con la pistola giocattolo utilizzata.
Nell’occasione, l'indagato intendeva collaborare ammettendo di aver perpetrato il reato, e di aver acquistato due telefoni cellulari e altri beni con il denaro sottratto. Sia gli elementi di prova che i ricavati del reato sono stati sottoposti a sequestro. Nell’ambito delle indagini eseguite dai Carabinieri di Vigonovo, con il supporto del Nucleo Operativo della Compagnia di Chioggia, è stato anche individuato il negozio dove il 21enne ha acquistato la pistola giocattolo prima di eseguire la rapina. Non è stato però possibile recuperare l’oggetto poiché il giovane, come confermato dal medesimo, se n’era disfatto immediatamente dopo il crimine, durante la fuga.

domenica 29 novembre 2020

MALTRATTA LA MADRE, I CARABINIERI ALLONTANANO DA CASA UN 45ENNE DI STRA

Lo scorso sabato, i carabinieri della Stazione di Stra hanno allontanato dalla casa familiare un 45enne del luogo. Il provvedimento cautelare è stato emesso in relazione al reato di maltrattamenti in famiglia dal GIP del Tribunale di Venezia, in quanto sono stati raccolti gravi e concordanti indizi in merito a condotte violente e minatorie perpetrate dall’uomo nei confronti della madre 70enne. La donna, infatti, nei mesi scorsi aveva deciso di sporgere denuncia alla Stazione dei carabinieri di Stra, raccontando di essere vittima del figlio sin dall’anno 2014, periodo nel quale l’uomo avrebbe cominciato ad abusare di alcool e stupefacenti.

martedì 27 ottobre 2020

CONFCOMMERCIO: «RISPETTARE LE REGOLE NON BASTA, COSÌ SI UCCIDONO LE CATEGORIE»

La Confcommercio della Riviera del Brenta rigetta le restrizioni imposte dall'ultimo decreto governativo del 24 ottobre. «È in discussione un intero comparto economico - sostiene il coordinatore Alessandro Biasiolo, amareggiato - con migliaia di imprese a rischio di sopravvivenza, nonostante i forti investimenti nella sicurezza, l’osservanza degli adempimenti previsti dalle linee guida e dai protocolli di settore, la caparbietà e l’impegno nell’andare avanti. Il senso di responsabilità e il rispetto delle regole dimostrati evidentemente non bastano».
In queste ore spiegano che bar e ristoranti vengono chiusi non perché poco sicuri, ma perché forti attrattori di persone: «Si deve uscire di casa solo per evidenti necessità, mentre andare al bar o al ristorante non lo sarebbe», continua ironicamente la nota dei negozianti. «Dobbiamo fare tutti la nostra parte, ma continuiamo a vedere ogni giorno persone stipate come sardine negli autobus, o nei grandi centri commerciali aperti anche il fine settimana: è amaro constatare che non siamo tutti uguali, anzi bar e ristoranti sono "figli di un dio minore". E quindi possono tranquillamente chiudere, poco importa se riapriranno. Evidenti i due pesi e le due misure».
A parziale riparazione, i preannunciati indennizzi: «Ci auguriamo siano immediati come i provvedimenti restrittivi - prosegue Biasiolo - annunciati il sabato e applicati il lunedì, e che non si risolvano in un contributo minimo, come in primavera (solo il 20% del mancato incasso del 2020 rispetto allo stesso periodo relativo al 2019), ma siano invece effettivamente proporzionati alle perdite di questa ennesima chiusura forzata. Altrimenti, per la somministrazione (260mila imprese, un milione di addetti, fatturato di 40 miliardi senza contare l’indotto) già in crisi, passata la pandemia le serrande rimarranno abbassate: forse salvi dal Covid-19 ma defunti dal punto di vista imprenditoriale».

mercoledì 21 ottobre 2020

I CARABINIERI ARRESTANO DUE FRATELLI DI CAMPOLONGO PER SPACCIO DI MARIJUANA E DETENZIONE ILLECITA DI PETARDI

Lunedì mattina i carabinieri della Tenenza di Dolo hanno arrestato due fratelli di 36 e 32 anni, residenti a Campolongo Maggiore, in quanto trovati in possesso di 5 kg di marijuana e dell'attrezzatura per produrla. Nello specifico, all'interno della loro abitazione è stata rinvenuta una stanza adibita all'essiccamento, munita di deumidificatore, ventilatore e faro per il riscaldamento. Ulteriori ricerche, estese al campo retrostante l'abitazione, hanno consentito di reperire ulteriori due piante di cannabis mature e in fase vegetativa.
Lo stupefacente sequestrato avrebbe fruttato circa 50mila euro. In casa sono stati ritrovati anche 53 grossi petardi a elevato potenziale esplosivo, per un totale di 1.6 kg di polvere pirica, naturalmente senza licenza. I due fratelli sono stati tradotti al carcere veneziano di Santa Maria Maggiore, a disposizione dell'autorità giudiziaria.

lunedì 14 settembre 2020

COMUNI E CATEGORIE CHIEDONO IL RICONOSCIMENTO DEL NUOVO DISTRETTO DEL COMMERCIO

Si chiamerà "Tra terra e acqua, le città oltre la Brenta" il nuovo Distretto del Commercio tra Campolongo Maggiore, Camponogara, Pianiga e Vigonovo, richiesto da Comuni e associazioni di categoria alla Regione. «Ci lavoravamo da più di un anno, ma finalmente ci siamo», commenta Raffaella Gobbi, assessora al Bilancio e alle Attività Produttive di Campolongo, il Comune capofila.
Il nome è atto a valorizzare i centri urbani e le attività economiche dei Comuni che si sviluppano nell'entroterra agricolo al confine tra il Miranese e il Piovese, attraversati dal ramo maggiore del Brenta. «Assieme alle colleghe Irene Rampin di Camponogara - continua Gobbi - Elena Bordin di Pianiga, Fabio Tono di Vigonovo e ai rispettivi uffici tecnici, abbiamo lavorato in questi mesi per mettere assieme un partenariato e un programma che unisca imprese, cittadini e associazioni del territorio».
L'assessora Gobbi è convinta che il Distretto possa essere non solo un nuovo tavolo tra pubblico e privato, ma anche un metodo di lavoro e auspicabilmente attrarre idee e risorse per il rilancio dei negozi di vicinato, senza i quali le città sarebbero meno vive, meno sicure e meno a misura d'uomo».
Il coordinatore della Confcommercio rivierasca, Alessandro Biasiolo, sottolinea come il Distretto potrà coinvolgere più di 600 imprese tra commercio, servizi alla persona, pubblici esercizi, artigiani e strutture ricettive. «Abbiamo sviluppato con i quattro Comuni un programma di attività - spiega Biasiolo - con particolare attenzione a temi quali il “ritorno” al commercio di vicinato, la crescita delle consegne a domicilio e del commercio online, la formazione delle imprese, l'accessibilità urbana, l’ampliamento di spazi e orari, la rimodulazione degli eventi, lo smartworking e nuove destinazioni per gli spazi sfitti».
Il progetto è stato assemblato con la Camera di Commercio, le associazioni locali di commercianti e artigiani, la Pro Loco, i volontari della Protezione Civile e altri importanti partner del terzo settore, oltre ad un primo gruppo di 60 negozianti che hanno già aderito direttamente al partenariato. «Avendo coeso attorno ad unico progetto Amministrazioni di colore politico diverso - conclude Confcommercio - possiamo dire di aver fatto un buon lavoro, nell'attesa che la Regione possa a breve concedere il riconoscimento del nuovo Distretto».

mercoledì 5 agosto 2020

DA SABATO SCORSO L'AVVIO DEI SALDI IN RIVIERA DEL BRENTA: REGISTRATO IL 40% IN MENO


Un’indagine della Confcommercio Riviera del Brenta tra un campione di negozi di abbigliamento, calzature, accessori, tessili e articoli sportivi dei dieci Comuni della Riviera evidenzia che, come da previsioni nazionali, l’avvio dei saldi estivi il 1° agosto 2020 ha registrato una percentuale negativa del 40% rispetto all’avvio dei saldi estivi 2019. Il valore dello scontrino medio in Riviera è stato di 38 euro (al di sotto delle previsioni, che erano di 58 euro); i capi più venduti sono stati quelli relativi ai settori maglieria donna, t-shirt e bermuda uomo, pantaloncini corti bambino.
«Vengono dunque confermati i saldi anomali di questi mesi estivi, almeno al loro avvio - commenta il coordinatore della Confcommercio rivierasca, Alessandro Biasioli - poiché veniamo da tre mesi a fatturato zero, magazzini con merce ferma e numerosi problemi con fornitori e case madri. Nonostante la varietà di capi e taglie a disposizione, di fatto gli sconti erano iniziati già a luglio con l’abolizione del divieto di vendite promozionali il mese precedente i saldi. E i saldi sono stati posticipati di un mese, a inizio agosto, rispetto alla normale partenza di luglio».
Quanto al -40% del primo giorno, pesano certamente anche altri fattori, quale ad esempio l'e-commerce. Nei mesi di chiusura forzata il Covid è stato il migliore alleato di Amazon, perché la chiusura dei negozi di abbigliamento ha di fatto avvicinato all’e-commerce persone che prima non avevano mai acquistato on line. È vero che le persone hanno ripreso la frequentazione dei negozi di vicinato, innanzitutto di quelli rimasti aperti come l’alimentare.
Proprio a loro ha pensato la Confcommercio metropolitana, con la creazione di vetrineonline.com, primo portale gratuito per lo shopping online delle attività commerciali del territorio. Per quanto riguarda i saldi – conclude Biasiolo – sono una formula che, nella versione attuale, comincia a mostrare qualche criticità: già prima del Covid, lo spostamento ad agosto era auspicato da coloro che chiedevano il ritorno dei saldi alle vere vendite di fine stagione, come venivano chiamati una volta quando si facevano ad agosto e febbraio».

sabato 18 luglio 2020

TRE APPUNTAMENTI VERSO IL DISTRETTO DEL COMMERCIO: IL VIA MARTEDÌ SERA A VIGONOVO

Un nuovo Distretto territoriale del commercio tra i Comuni di Campolongo Maggiore, Camponogara, Pianiga e Vigonovo, accompagnati in questo percorso dalla Confcommercio Riviera del Brenta. Se n’era iniziato a parlare lo scorso 24 gennaio, in una partecipata assemblea pubblica al municipio di Campolongo Maggiore, con la presenza dell’assessore regionale Roberto Marcato. «Ora riprendiamo quei discorsi la settimana prossima, durante tre riunioni con gli imprenditori degli altri Comuni – afferma il coordinatore di Confcommercio, Alessandro Biasiolo – perché crediamo che, a maggior ragione dopo il Covid, i Distretti possano essere non solo uno strumento di governance del territorio, ma anche un’opportunità concreta per il rilancio dei negozi di vicinato».
Tradizionalmente i Distretti del commercio riuniscono pubbliche amministrazioni, associazioni e imprese, in progetti di riqualificazione urbana che spaziano dalla creazione di eventi all’adozione di misure di fiscalità di vantaggio, dalla comunicazione dell’offerta di vicinato alla formazione degli imprenditori, da nuove misure relative a mobilità e parcheggi alla valorizzazione dell’arredo urbano. «Questi mesi di chiusura forzata – prosegue Biasiolo - hanno giocoforza cambiato anche in Riviera le abitudini dei consumatori, i quali (se da un lato hanno maggior dimestichezza con gli ordini online), d’altra parte hanno riscoperto il valore del servizio sotto casa. Le attività di vicinato garantiscono un servizio di qualità, relazioni umane in un contesto libero dell’affollamento dei centri commerciali».
Se ne parlerà dunque in tre assemblee, la prima delle quali avrà luogo martedì 21 alle ore 21 alla sala polivalente del municipio di Vigonovo. Seguirà mercoledì 22 alle ore 20.30 a Camponogara (sala consiliare), quindi giovedì 23 dalle ore 15 sarà Pianiga a ospitare l'adunata in sala consiliare. «In queste settimane – conclude il direttore della Confcommercio, Pierpaolo dall’Agnola – stiamo lavorando intensamente con gli uffici comunali e con gli assessori o delegati al Commercio di Campolongo, Camponogara, Pianiga e Vigonovo. Grazie a loro e ai loro sindaci contiamo di presentare in Regione entro metà settembre un progetto che possa aiutare l’economia urbana di questi territori». Per partecipare, anche in videoconferenza, occorre confermare la presenza all'indirizzo mail ascomrdb@confcom.it

giovedì 16 luglio 2020

VIGONOVO, I CARABINIERI ARRESTANO UN PREGIUDICATO: NON AVEVA SCONTATO UNA PENA

I carabinieri della Stazione di Vigonovo, durante una perlustrazione notturna, hanno controllato il 43enne moldavo M.A., pregiudicato e senza fissa dimora. Emergeva così che l'uomo non aveva scontato la pena detentiva di 6 mesi per minacce e percosse, false dichiarazioni relative all'identità personale, possesso e alla fabbricazione di documenti di identificazione falsi, emessi dall'autorità giudiziaria di Terni a seguito di fatti commessi nella città umbra undici anni fa. Una volta accompagnato al Comando e arrestato, l'uomo è stato trasferito al carcere di Venezia.

venerdì 26 giugno 2020

IL ROTARY CLUB DI NOALE DONA MONITOR E IGIENIZZATORE D'ARIA ALL'OSPEDALE DI MIRANO

Al Pronto Soccorso dell’ospedale di Mirano sono arrivati un monitor multiparametrico di ultima generazione e un igienizzatore d’aria anti Covid. I due dispositivi sono stati donati dal Rotary Club Noale dei Tempesta al reparto ospedaliero miranese: «Avere accanto una realtà importante come il Rotary - ha detto il direttore generale dell’ULSS 3 Serenissima, Giuseppe dal Ben, nel corso della cerimonia di consegna - significa sentire ancor più vicino la comunità che cerchiamo di servire ogni giorno. Questa donazione è motivo di soddisfazione e orgoglio, ed è di stimolo a lavorare sempre di più e meglio, mettendo al centro il paziente».
Monitor e igienizzatore serviranno gli ambienti del Pronto Soccorso. Il secondo strumento è in grado di risanare l’aria di una superficie di 240 metri quadri, grazie al flusso di ioni negativi. Questi colpiscono una matrice che produce ioni altamente ossidanti nell’aria, capaci di eliminare virus e batteri. «Questo presidio - ha detto il primario Biagio Epifani - è utile anche in ambito ambulatoriale. In questo momento lo utilizzeremo soprattutto in area Covid e in osservazione breve intensiva».

STOP A VENETO CITY, ESULTANO AMBIENTALISTI E CONFCOMMERCIO

La cancellazione del progetto Veneto City fa esultare assieme i movimenti ambientalisti e la Confcommercio della Riviera del Brenta. Per il comitato Opzione Zero, il progetto «era un pezzo di un disegno più ampio che avrebbe sfigurato il territorio. È stata sconfitta la pianificazione basata sulla speculazione, figlia dell’ era Galan-Chisso e proseguita da Zaia. La decisione dell’amministrazione comunale di Dolo è positiva, ma poteva e doveva essere assunta prima». La battaglia del comitato prosegue con il no all'inceneritore di Fusina: «Vogliamo la riconversione ecologica dei territori. E a Roncoduro chiediamo sia piantato un grande bosco di pianura».
Anche l'associazione di categoria dei commercianti plaude alla decisione della giunta Polo: «Siamo sempre stati netti e decisi nel giudizio negativo riguardo al progetto - scrive in una nota la Confcommercio rivierasca - perché mancava di ogni coerenza con la vocazione del territorio, delle sue prospettive economiche e urbanistiche, dell'ambiente e della stessa mobilità e logistica». Il continuo ridimensionamento ha sminuito Veneto City in una prospettiva minima «ma non meno pericolosa» nelle parole dell'associazione, di un villaggio artificiale di capannoni in cerca di mercato.
«Va dato atto - aggiunge il referente Alessandro Biasiolo - che l’attuale amministrazione comunale di Dolo aveva sin dal suo insediamento ribadito che quell’intervento era non solo anacronistico, ma del tutto incoerente. Ora però bisogna cogliere questo nuovo inizio, per rivedere in maniera oculata il profilo e la vocazione di quel territorio, tenuto conto del nuovo contesto economico, rivedendo gli strumenti urbanistici a cominciare dalla parte del Piano Territoriale Regionale di Coordinamento.
In questa direzione va giustamente anche la richiesta di personalità giuridica avanzata nei giorni scorsi dalla Conferenza dei Sindaci alla Regione. Noi a gennaio avevamo ipotizzato l'applicazione della legge 16/1993 (ideata per il Veneto Orientale) anche alla Riviera, per essere riconosciuta come zona omogenea di ambito territoriale strategico. Al di là dello strumento tecnico-giuridico, quello che conta è l'obiettivo finale, ovvero dare nuovi strumenti e risorse alla Riviera per contare di più e fare ciò che è rimasto irrealizzato da decenni, come lo scavo del naviglio. Obiettivo verso il quale mi sembra stiamo finalmente convergendo tutti, istituzioni e associazioni."

venerdì 19 giugno 2020

LA CLEA DI CAMPOLONGO CHIEDE IL CONCORDATO PREVENTIVO: SOSPESI I SUOI APPALTI?

Grandi imprese in crisi. Dopo l'allevamento di molluschi CAM di Chioggia, è ora la volta della CLEA di Campolongo Maggiore a chiedere al Tribunale di essere ammessa al concordato preventivo, allo scopo di evitare il fallimento: la Cooperativa Lavoratori Edili e Affini, fondata 60 anni fa e leader nel mercato delle costruzioni per enti pubblici e privati, intende sciogliere o sospendere per almeno 60 giorni (prorogabili di altri 60) gli appalti che ha conseguito in tutto il Paese.
Tra questi, i lavori di recupero al Forte San Felice di Sottomarina e -attraverso la società Kostruttiva- gli interventi alle opere complementari del Mose, come l'edificio di automazione e controllo sul cassone sud alla bocca di porto di Chioggia, oltre ad analoghe opere alla bocca di porto del Lido con l'attività di coordinamento, manutenzione e ripristino.

lunedì 8 giugno 2020

TURISMO VERDE E WEB TAX, DUE IDEE DA CONFCOMMERCIO PER LA RIPARTENZA

Nei giorni scorsi un'indagine di Confturismo-SWG, relativa alla propensione a viaggiare da parte degli italiani, ha confermato che le vacanze dell'estate 2020 saranno brevi, al massimo di tre o quattro giorni, e dedicate principalmente al turismo all'aria aperta, tralasciando le città d'arte e i luoghi più affollati.
«Già prima della chiusura - afferma Alessandro Biasiolo, coordinatore della Confcommercio rivierasca - i pernottamenti turistici nelle strutture ricettive della Riviera erano mediamente di due o tre giorni, in andata o ritorno da Venezia. La Riviera offre percorsi naturalistici, ciclabili e fluviali, all'aria aperta; possiamo quindi candidarci quale destinazione di un'offerta turistica autonoma (ma, al contempo, complementare a Venezia) rivolta a piccoli gruppi, per assaporare magari in bicicletta le tante bellezze naturali, artistiche e la cultura dell'ospitalità di un territorio policentrico».
Attorno al turismo vive anche l'indotto del commercio e dei servizi: per questa settimana il premier Conte ha annunciato lo svolgimento degli Stati Generali dell'Economia, con tutte le forze sociali. «Auspichiamo - conclude l'avvocato Biasiolo - che il governo assuma provvedimenti più incisivi a sostegno del commercio e dei servizi. Uno tra tutti: la tassazione dei giganti del web. Perché, come ricordano i negozi di abbigliamento, durante i giorni di chiusura il Covid è stato il migliore alleato di Amazon».

venerdì 29 maggio 2020

CONFCOMMERCIO: TURISMO E TASSAZIONE RIDOTTA PER FAR RIPARTIRE LA RIVIERA

La Confcommercio della Riviera del Brenta appoggia pienamente l'appello che la Federazione degli Amici della Bicicletta ha rivolto ai Comuni per il completamento delle piste ciclabili e la creazione di nuovi itinerari slow per gli amanti delle due ruote. Lo scrive in una nota il coordinatore Alessandro Biasiolo, augurandosi che «anche il bonus biciclette non si risolva di fatto in un click-day come quello sui dispositivi di protezione individuale, che aveva esaurito le risorse in pochi secondi. Guardiamo avanti e, anche grazie alla riapertura di numerose ville private, vogliamo riparlare di turismo in seno all'OGD, rinviando al futuro remoto sia la discussione che la tassa di soggiorno. Occorre invece ragionare da subito quanto alle condizioni per rendere la Riviera più vivibile (ciclabili, sfalcio delle rive, trasporti da e per Venezia) per tutti, residenti e turisti, non limitandoci alla sola promozione».
La ripresa dell’economia turistica passa anche per il nodo della tassazione: «In base al principio "chi inquina paga" - continua Biasiolo - se un esercizio è stato chiuso d’autorità, i relativi locali non hanno prodotto né conferito rifiuti. Per questo nei giorni scorsi abbiamo scritto a tutti i Comuni, affinché applichino quanto deliberato dall’Autorità Governativa di Regolazione delle Reti, Energia ed Ambiente, che ha accolto il citato principio. E pertanto intervengano abbassando, almeno, la componente variabile della TARI per le utenze non domestiche, sulla base dei nuovi coefficienti corretti con la componente dei giorni di chiusura, imposta o volontaria, riconoscendo a tutte le imprese riduzioni commisurate alla diminuita quantità di rifiuti conferiti».
Infine - conclude il coordinatore della Confcommercio rivierasca – occorre garantire tranquillità alle imprese e ai loro dipendenti: «In questi giorni sono giunte precisazioni importanti dall’INAIL, che ha finalmente chiarito come non si possa considerare a priori l’ambiente di lavoro quale causa dell’infezione di un lavoratore. Ma soprattutto che la responsabilità del datore di lavoro nei confronti dei dipendenti non sussiste, qualora siano state adottate e rispettate le prescrizioni previste dai protocolli e linee guida. Lo conferma un’apposita norma ad hoc, inserita dalla Camera nella legge di conversione del decreto liquidità. Ecco quindi che la stesura di piani di sicurezza chiari e attuabili, realizzati col supporto degli Enti Bilaterali, è la soluzione che offriamo alle imprese e ai professionisti per lavorare in sicurezza».

giovedì 28 maggio 2020

RIAPRIRÀ IL 3 GIUGNO L'ECOCENTRO DI MIRANO E GLI ECOMOBILI NEL TERRITORIO

Dal prossimo 3 giugno riaprirà l'Ecocentro di Veritas a Mirano, che era stato chiuso a seguito della pandemia da Covid-19. L'accesso, consentito a una sola persona per pratica, sarà libero da lunedì a venerdi, mentre sabato e domenica sarà necessaria la prenotazione contattando il numero verde 800 166 629 o inviando una mail all'indirizzo ecocentri@gruppoveritas.it
Contestualmente riparte anche il servizio degli Ecomobili, secondo il consueto calendario in forma itinerante attraverso le frazioni, per il quale tuttavia viene data una raccomandazione: «È necessario che l'accesso sia intelligente e scaglionato - afferma l'assessore all'Ambiente del Comune di Mira, Maurizio Barberini - perciò chiediamo attenzione in questo senso, riservandoci di valutare assieme a Veritas l'eventuale nuova chiusura ove si creassero condizioni pericolose».
Continua intanto l'attività di controllo del territorio e di contrasto dell'abbandono illegale dei rifiuti, con il prezioso ausilio degli ispettori di Veritas. «Dall'inizio dell'anno - sottolinea Barberini - è stata emessa una ventina di contravvenzioni a carico dei trasgressori che spesso è stato possibile individuare grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza, ma anche grazie alle segnalazioni di cittadini responsabili, i quali hanno fornito alla Polizia locale la targa del veicolo da cui è stato scaricato il materiale».

giovedì 21 maggio 2020

LA CONFCOMMERCIO RIVIERASCA CHIEDE LIQUIDITÀ E MENO BUROCRAZIA PER LE IMPRESE


La Confcommercio della Riviera del Brenta chiede sia dato subito avvio alle misure previste dal decreto "rilancio", con liquidità e meno burocrazia per le imprese. Il coordinatore Alessandro Biasiolo commenta positivamente la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale: «Rende operative alcune delle misure che le imprese attendevano. Sebbene nei prossimi giorni siano sempre possibili modifiche nei passaggi parlamentari, c'è urgenza di dare seguito e concreta realizzazione agli indennizzi a fondo perduto, all'alleggerimento delle bollette, al prolungamento della cassa integrazione in deroga, ai bonus vacanze e ristrutturazioni, e a tutti i provvedimenti che possano supportare la ripartenza».
Ad oggi non tutti i protocolli di categoria sono ancora definiti, ma i soci di Confcommercio stanno già adottando le misure di sicurazza previste (igiene, distanza tra le persone, protezione e informazione) e quindi, «se la burocrazia dei controlli non ci si mette di mezzo - prosegue Biasiolo - lasciamo lavorare le imprese nella consapevolezza che ci vorranno anni per riprendersi da quasi tre mesi di blocco delle attività».

In questi giorni l'associazione è impegnata in molti tavoli con le pubbliche amministrazioni delle Riviera: «Ci sono alcune situazioni di difficile gestione - conclude il coordinatore di Confcommercio - come ad esempio i mercati, per i quali invitiamo i Comuni a non caricare gli ambulanti di ulteriori costi (vigilanza perimetrazioni), ma piuttosto responsabilizziamo gli operatori affinché ogni banco venga gestito come un negozio a cielo aperto, garantendo distanze e igiene».

sabato 2 maggio 2020

I CARABINIERI ARRESTANO SPACCIATORE A STRA, SORPRESO CON 20 DOSI DI COCAINA

La scorsa notte i Carabinieri della Stazione di Stra, nel corso di un servizio di controllo del territorio, hanno arrestato in flagranza di reato un 34enne nigeriano per detenzione di sostanze stupefacenti. L'uomo, che era già noto alle forze dell'ordine, attorno alle ore 2 si trovava seduto da solo sopra una panchina nel centro del paese: la circostanza insospettiva i militari, che procedevano dapprima alla perquisizione personale e poi a quella domiciliare, rinvenendo in totale 20 dosi di cocaina contenute in involucri in cellophane, per un totale di 15 grammi di sostanza stupefacente, sottoposta a sequestro assieme alla somma in denaro contante di mille euro circa, ritenuto provento dell'attività di spaccio.

giovedì 23 aprile 2020

CONFCOMMERCIO SI PREPARA ALLA RIAPERTURA: OBIETTIVO PRIMO, LA FIDUCIA DEI CITTADINI

Le imprese della Riviera del Brenta "vedono" la fase 2. Riconquistare la fiducia dei cittadini è l'obiettivo di Confcommercio, che in una nota accoglie benevolmente la riapertura prevista per il prossimo 4 maggio, per dare sopravvivenza alle imprese: «L'allentamento delle misure restrittive - dice il coordinatore Alessandro Biasiolo - consentirà una graduale riapertura delle attività economiche finora sospese e il parziale recupero di libertà di movimento da parte delle persone. Nel frattempo auspichiamo che i prestiti di sostegno vengano presto erogati e arrivano anche contributi veri».
I negozianti si chiedono se cambieranno le dinamiche nel rapporto tra domanda e offerta: «Dopo due mesi chiusi in casa davanti ai tg e ai bollettini della Protezione Civile, saremo gli stessi di prima? Probabilmente vi saranno reazioni contrapposte», valuta Biasiolo. «Parte dei cittadini non vedrà l'ora di fare tutto ciò che non si è potuto fare in queste lunghe giornate, ma vi sarà probabilmente una parte di cittadini (anziani, i più prudenti, oltre ai genitori di bimbi piccoli e ai sofferenti di altre patologie) che non tornerà a muoversi come prima, autolimitandosi all'indispensabile o quasi. È infatti certo, come ricordano ogni giorno, che dovremo imparare a convivere con il virus».
L'offerta probabilmente sarà superiore alla domanda, anche per le conseguenze delle misure da adottare: botteghe e pubblici esercizi dovranno ridurre la capacità di accoglienza delle proprie attività, e quindi recuperare clientela allargando gli orari, disponendo turni di lavoro per il personale, e rivedendo anche i prezzi: «In questi giorni - commenta il coordinatore di Confcommercio - si parla della possibilità di ampliare i plateatici, ma se a questo non corrisponderà una sospensione o riduzione della tassa di occupazione suolo pubblico, i conti non torneranno».
Dopo quello firmato il 14 marzo scorso con le rappresentanze di imprese e lavoratori, il governo sta lavorando ad nuovo protocollo di sicurezza nei luoghi di lavoro, che dovrebbe vedere la luce a giorni, rivisitando tutto il processo aziendale ed adottando nuove procedure nell'ottica di evitare il contagio, con l'auspicio che gli adempimenti, pur se spesso complessi, siano chiari ed efficaci e non burocratici. «Decisivo sarà far percepire la sicurezza ai clienti, senza la quale non potrà esserci la fiducia necessaria a dare ossigeno alla domanda interna e ai consumi. Le associazioni di categoria avranno un ruolo fondamentale nel supportare le aziende ad adeguarsi e ripartire».

venerdì 10 aprile 2020

CONFCOMMERCIO: «RIAPRIRE PRIMA POSSIBILE, GARANTENDO LIQUIDITÀ ALLE IMPRESE»

«Speriamo di tornare a lavorare da maggio, gradualmente, ma non oltre. Altrimenti dopo l’emergenza sanitaria, ci troveremo a contare i morti dell’emergenza socio-economica». Non usa giri di parole il coordinatore della Confcommercio della Riviera del Brenta, Alessandro Biasiolo, commentando i dati di una crisi della quale non si vede fine: «Riaprire prima possibile -nel rispetto della salute- fornendo da subito liquidità alle imprese, sono le due richieste che i soci (più di 400 quelli della rinata Associazione) ripetono ogni giorno, pur nella consapevolezza che niente sarà più come prima. A parte il commercio di genere alimentari e di alcuni prodotti di prima necessità, gli altri comparti economici vivono una situazione drammatica. Non bastano certamente le consegne a domicilio ad alleviare le sofferenze».
Lo Stato – prosegue l’avvocato Biasiolo - ha «giustamente messo al primo posto la tutela della salute pubblica, con una compressione delle libertà individuali che non ha precedenti nella storia recente. Ma dal 12 marzo sono chiuse molte attività, i prestiti con garanzia statale devono pur sempre essere restituiti, mentre nonostante gli incassi azzerati le spese continuano a correre come le tasse, pur in parte posticipate. L’esempio del credito d’imposta del 60% sulle locazioni commerciali parla da solo».
Gli aiuti economici finora programmati, come l’indennità dei 600 euro e la cassa integrazione anche per le imprese con meno di 5 lavoratori, seppur anche questa con risorse limitate, secondo Confcommercio «vanno nella giusta direzione, ma non bastano. Agli imprenditori serve una speranza, un obiettivo temporale rispetto al quale possano tentare di rialzarsi e riorganizzarsi. Possiamo e vogliamo farcela, è nel nostro DNA farlo, ma lo Stato deve aiutarci evitando innanzitutto l’incertezza dei tempi e le lunghezze burocratiche». È di questa mattina la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto liquidità: «Occorre sbrigarsi ad attuarlo - continua Biasiolo - con procedure snelle e rapide, perché ogni giorno perso è un colpo mortale inferto alla tenuta delle imprese e di tutto il tessuto socioeconomico ad esse collegato».
Un altro aspetto rilevante è quello della ripartenza: «Facile prevedere che niente sarà più come prima. Le misure di contenimento, seppur gradualmente allentate, proseguiranno nel medio termine e cambieranno i nostri stili di vita. Distanze e dispositivi di protezione ci accompagneranno ancora per mesi. Ecco allora che i clienti torneranno a riscoprire, come sta avvenendo gioco forza in queste settimane, il valore del commercio di vicinato. I centri commerciali creano assembramenti, mentre Amazon è privo di relazione umana: ci sarà una terza via, la più antica, quella del rinato casoin.
Da questo punto di vista crediamo, come detto dall’assessore regionale Marcato, che anche i Distretti del Commercio, costituiti e costituendi (come quello al quale stiamo lavorando tra i Comuni di Campolongo Maggiore, Camponogara, Pianiga e Vigonovo), possano e debbano fare la loro parte. Ma serve uno sforzo dei Comuni -già in prima linea con l'organizzazione spesa alimentare, il sostegno ai più poveri, la distribuzione delle mascherine e i controlli di sicurezza- per sospendere anche per le imprese le tasse locali di rifiuti, suolo pubblico, pubblicità e IMU. Lo abbiamo chiesto per iscritto e lo ribadiamo».
Infine, per quanto riguarda il turismo, che in questi giorni sembra riscoprire in Riviera la sua anima antica, ovvero di turismo slow per piccoli gruppi, tra ville, fiumi, bellezze culturali ed eccellenze gastronomiche, «anche per questo - conclude Alessandro Biasiolo - dovremo prevedere come cambierà, per non farci trovare impreparati alla ripartenza. Perché è evidente che le imbarcazioni piene di turisti sul Brenta o gli affollati buffet nelle ville dovranno essere rivisti in termini di sicurezza, di capienza e di costi. In una prima fase dovremo puntare sulla domanda interna, nella speranza che gli italiani abbiano ancora ferie e liquidità, e che le scuole non riprendano in anticipo, lasciandoci almeno i primi 10 giorni di settembre per lavorare».